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Zaia incontra il ministro Fitto: «Giusto rinegoziare il Pnrr, ma serve attenzione per i Comuni e investire nelle energie rinnovabili»

«Nel piano di rinegoziazione dell’esecutivo - ha detto il governatore del Veneto - ci sono interventi che possono generare difficoltà, specie alle amministrazioni dei Comuni»

«Il Pnrr è un treno che l’Italia, e con lei tutte le Regioni, non può perdere. Per un fatto economico: queste risorse servono a molti progetti. Ma anche per un fattore d’immagine: Il Paese nella spesa dei fondi deve dimostrare di saper mettere a terra efficienza e organizzazione». Lo ha dichiarato lunedì 7 agosto il presidente del Veneto Luca Zaia, al termine dell’incontro con il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

Il governatore Zaia ha quindi aggiunto: «Per quanto riguarda il Veneto, l’ho ribadito anche oggi più volte, il nostro modello di "controllo di gestione" è pienamente operativo: la Regione ben governa l’andamento dei progetti, monitorando anche l’avanzamento di quanto affidato alle amministrazioni comunali. Aggiungo di più: se dovessero esserci fondi non utilizzati da altre parti d’Italia chiediamo che vengano dirottati nel nostro territorio».

Zaia si è quindi rivolto all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, avvertendo circa la necessità di garantire i finanziamenti per i progetti gestiti dai singoli Comuni: «Ringrazio il governo per questo momento di confronto con le Regioni, - ha detto il presidente del Veneto - che segue una serie di interlocuzioni più in là nel tempo. Ma attenzione, nel piano di rinegoziazione dell’esecutivo ci sono interventi che possono generare difficoltà, specie alle amministrazioni dei Comuni: è importante che i sindaci possano veder garantiti, anche con l’utilizzo di altre linee di finanziamento, gli interventi più importanti per le comunità e i progetti già cantierati».

Il presidente del Veneto, all'esito dell'incontro, ha inoltre sostenuto la decisione del governo di rimodulare la gestione dei fondi del Pnrr: «È chiaro che la rinegoziazione si è resa necessaria: un Pnrr centralistico e "calato dall’alto", frutto di scelte errate del passato, ha dimostrato di non essere tarato sulle esigenze contingenti dei nostri territori. Serve riportar dritta la barra del piano: cucendolo in modo sartoriale su quanto serve realmente a cittadini, amministrazioni e imprese. Mi riferisco soprattutto all’ambito energetico, dove bisogna far confluire fondi importanti per le energie rinnovabili, e il capitolo REPower, quest’ultimo già correttamente inserito dal Governo nel progetto trasmesso a Bruxelles. Per quanto riguarda il Veneto, - ha concluso Zaia - siamo pronti a fare la nostra parte anche per nuovi sviluppi su digitalizzazione, mobilità e salute».

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