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Plateatici gratis alle farmacie di Verona, Lega: «Revoca del Comune». Benini: «Concessione decaduta a marzo»

Tosato e Zavarise puntano il dito contro l'Amministrazione Tommasi, che però replica spiegando che l’occupazione gratuita del suolo pubblico per le farmacie che effettuavano test tamponi ha concluso la propria efficacia con la fine dello stato di emergenza

«È singolare che mentre la sinistra a livello nazionale spinga su prevenzione, quarta dose e vaccinazione a Verona si faccia il contrario, tanto che uno dei primi atti ufficiali della nuova amministrazione sia la revoca dell’utilizzo gratuito del suolo pubblico alle farmacie che avevano allestito punti tampone esterni».
Sono il parlamentare Paolo Tosato e il consigliere comunale Nicolò Zavarise, entrambi della Lega, a prendere di mira l’amministrazione Tommasi facendo riferimento ad un documento che il Comune ha trasmesso a Federfarma, in cui vengono revocate le autorizzazioni di occupazione del suolo pubblico rilasciate dalla precedente amministrazione per aumentare la prevenzione e contrastare la diffusione del virus.

«I tamponi sono ancora obbligatori per alcune categorie di persone e non si può dire che l’emergenza sanitaria sia terminata - spiegano i due esponenti della Lega -. Molti punti tampone sono stati allestiti all’esterno per motivi di sicurezza e le farmacie sono state in prima linea durante l’emergenza covid offrendo un importante e utile servizio di prevenzione alla popolazione. Servizio che riteniamo sia ancora prioritario e per questo riteniamo sbagliata una scelta che va contro la tutela della salute», concludono Tosato e Zavarise.

L'Amminstrazione scaligera però replica che nessuna revoca è stata disposta, visto che la concessione legata all’emergenza Covid era già decaduta.
Sulla questione è intervenuto l’assessore alle Strade Federico Benini, che puntualizza come l’iter amministrativo seguito dagli uffici risponda alle disposizioni regionali che, a loro volta, recepiscono quelle emanate dal Governo.

Nel caso specifico, l’occupazione gratuita del suolo pubblico per le farmacie che effettuavano test tamponi era stata concessa come misura per contrastare la diffusione dell’epidemia durante il periodo di emergenza sanitaria. Un provvedimento rilasciato alle sole farmacie che ne facevano richiesta e la cui efficacia è terminata con la chiusura dello stato di emergenza, disposto dal Consiglio dei Ministri al 31 marzo 2022.
A fine marzo la Regione ha pertanto provveduto ad informare le categorie interessate dell’imminente scadenza delle concessioni, anche per evitare eventuali reclami da parte dei cittadini.

Ciò tuttavia non vieta alle farmacie che vogliono proseguire il servizio di fare richiesta per prolungare l’occupazione del suolo pubblico secondo il regolamento vigente.

«L’ Amministrazione non ha provveduto a revocare alcun provvedimento in essere, essendo gli stessi di fatto già decaduti – precisa l’assessore alle Strade Federico Benini -. Non si tratta quindi di una volontà politica, come si legge invece sulla stampa cittadina, ma della regolare applicazione delle indicazioni regionale e del Governo. C’è di più, perché essendo terminato lo stato di emergenza sanitaria, il prolungamento delle concessioni gratuite di suolo pubblico alle farmacie sarebbe un provvedimento non motivato. C’è poi la questione dei residenti che richiamano la necessità di stalli a disposizione delle auto, oltre agli eventuali controlli a carico delle farmacie. La revoca della concessione va anche nella direzione di tutelarle da eventuali sanzioni».

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