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Politica Cologna Veneta / Via Risorgimento

Pfas, l'assessore Coletto replica: "Abbiamo fatto e faremo tutto il necessario"

Ai parlamentari PD e alle accuse del M5S, l'assessore regionale alla sanità risponde: "Insinuare omissioni da parte della Regione è un grave insulto"

"Accuse tanto gravi quanto campate in aria. Insinuare che la Regione e il sistema sanitario abbiano omesso di fare qualcosa di fronte all’emergenza Pfas è un insulto, una pesante operazione di disinformazione. Anche la possibilità di alterazioni metaboliche fu pubblicamente prospettata. La sanità regionale ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità appena ci fu resa nota la situazione. Abbiamo fatto mettere immediatamente in sicurezza gli acquedotti e avviato una continua collaborazione con l'istituto superiore di sanità grazie alla quale sono attivi gli screening sulla popolazione interessata e sugli alimenti, così come il Registro Tumori Regionale segue con continuità l’andamento per quanto riguarda le ipotesi oncologiche".

Queste le parole usate dall'assessore regionale alla sanità Luca Coletto risponde alle accuse dei parlamentari PD Diego Zardini e Filippo Crimì e a quelle del Movimento 5 Stelle. Questi ultimi avevano diffuso i dati del registro nascite, in cui si notano aumenti di determinate malattie nelle donne in gravidanza e nei neonati delle zone contaminate da Pfas. Dati che la Regione non ha tentato di nascondere, secondo Coletto: "L'ipotesi che l’eventuale ingestione di acqua contaminata possa avere effetti negativi sulle gestanti e sui neonati è ampiamente tenuta presente negli esami avviati".

E ai parlamentare PD che hanno ricordato lo sforzo da 80 milioni di euro del Governo di Roma sull'emergenza Pfas, Coletto replica: "Fanno finta di non sapere che non un euro è destinato alla sanità: si tratta di tutti fondi rivolti alla bonifica ambientale. Per gli aspetti sanitari stiamo spendendo solo fondi regionali".

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