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Politica Cologna Veneta / Via Rinascimento

Pfas, dopo il sequestro interviene il M5S: "L'area della Miteni sia bonificata"

E la Regione dice di non aver ancora visto gli 80 milioni promessi dal Governo. "Una balla sulla pelle dei cittadini", ha commentato la deputata Francesca Businarolo

Primi avvisi di garanzia per la Miteni, con sequestro di un'area vicino al torrente Poscola, per il caso Pfas. Sugli avvisi di garanzia, il Movimento 5 Stelle veneto è fiducioso nella magistratura. Mentre sul sequestro qualche preoccupazione in più c'è. "Le voci di rifiuti sotterrati a questo punto non sono più solo dubbi, ma certezze -  scrivono Jacopo Berti, capogruppo M5S in consiglio regionale, il consigliere regionale Manuel Brusco e il consigliere comunale di Montecchio Maggiore Sonia Perenzoni - Ora le istituzioni locali hanno l’obbligo morale e sostanziale di emettere l’ordinanza di bonifica, obbligando la Miteni a cercare i rifiuti e a bonificare l’area".

Questa la richiesta avanzata dai 5 Stelle e finora non accolta dal sindaco di Trissino Davide Faccio, dal presidente della provincia di Vicenza Variati o dal presidente della Regione Luca Zaia. "È ora di smetterla di rimandare questa operazione che chiediamo da anni - continuano i 5 Stelle - Ora nessuno può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia. Ora chi rappresenta i cittadini deve tirare fuori gli attributi ed emettere questa ordinanza. L’immobilismo della Regione significa complicità".

Restando in argomento, i pentastellati veneti intervengono anche sulla questione soldi per risolvere il problema Pfas. Il ministro dell'ambiente Galletti ha confermato lo stanziamento degli 80 milioni promessi, soldi che però la Regione dice di non aver ancora visto. "L’avevamo detto e ridetto che si trattava di una mera manovra elettorale - ha commentato Francesca Businarolo, deputata veronese del Movimento 5 Stelle - Una balla sulle pelle dei cittadini, solo per tentare a tutti i costi di vincere un referendum. A questo punto viene meno anche la speranza per gli altri fondi promessi, destinati alla bonifica di Ca' Filissine e per il collettore del Garda".

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