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Perch le torri alle ex Cartiere?

Le torri non rispettano l'armonia della Verona storica

Abbiamo davanti l’anteprima dei due grattacieli progettati per le ex cartiere. Tuttavia a Verona è assente il dibattito che, ad esempio, c’è a Torino per le torri progettate la Renzo Piano (che sarebbero più alte della Mole Antonelliana) che modificherebbero il profilo ambientale (lo skyline) della città. Ammettiamo con onestà che due torri di cristallo, a 300 metri da Porta Nuova,  odificheranno il profilo di Verona. Le si vedrebbero dalle colline, dalla Piazza Bra, da est e da ovest, da Verona Sud venendo dall’autostrada. Tuttavia il luogo delle cartiere non appartiene alla “nuova città” (ossia Verona Sud), ma è delicato punto di congiunzione con la città antica, assai vicino alle mura storiche. Il dibattito non era tra “si o no ai grattacieli”, come fosse un derby, ma come due grattacieli, in quel luogo, si relazionano con il tessuto urbano di una città storica. Personalmente non demonizzo le torri, ma sarebbe un errore non rispettare l’armonia della Verona “storica” dentro le mura e la “nuova città” che dovrebbe sorgere nella Zai storica (e sulla quale, purtroppo, Tosi non ha idee). La città storica non sopporterebbe la vicinanza di due torri più alte della Torre dei Lamberti, in acciaio e cristallo, materiali estranei ai mattoni e alle pietre locali. In Verona Sud invece, accanto al viale monumentale che non si farà per la mancanza di coraggio dell’attuale sindaco, gli edifici
protesi in altezza sarebbero espressione di una città che sa rendersi moderna, ricreando, anche con slanciati edifici, l’effetto città che oggi manca. Discutiamone. Il paesaggio urbano appartiene a tutti.

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