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Festa privata sul ghiaccio al Teatro Romano, le proteste non si fermano

Dopo il sì della soprintendenza, PD e Verona Pulita si lamentano soprattutto per lo spostamento causato all'evento del Tocatì contro la ludopatia

Hollywood Party sul ghiaccio al Teatro Romano di Veronala soprintendenza ha detto sì. La festa privata, aperta solo su invito, si farà nonostante le polemiche che l'hanno preceduta e che continuano.

Il Partito Democratico fa parlare le carte. "In una nuova relazione - ha spiegato il capogruppo PD Michele Bertucco - gli uffici comunali ribadiscono che lo smontaggio degli allestimenti confligge irrimediabilmente con gli accessi al Museo Archeologico e che non sono ipotizzabili percorsi alternativi, dunque il Museo Archeologico dovrà rimanere chiuso. Fanno inoltre notare che i musei debbono essere considerati servizi pubblici essenziali a tutti gli effetti il che, ad esempio, limita fortemente il diritto di sciopero, vuoi che non limiti lo svolgimento di una festa privata? Farsesca la risposta della giunta, la quale rimette agli organizzatori l’onere di individuare le modalità e gli eventuali percorsi alternativi in modo da garantire la visitabilità del Museo Archeologico. Se le cose stanno così, siamo di fronte ad una manica di irresponsabili patentati e diventa urgentissimo stendere un regolamento per l’uso dei monumenti partendo dalle competenze delle commissioni di vigilanza esistenti". E il consigliere PD Elisa La Paglia aggiunge: "Il vero dramma in questa vicenda è trovare il cartellone del Teatro Romano così povero a settembre, malgrado gli allestimenti ancora montati. E un assessore alla cultura, che dovrebbe preoccuparsi di riempire di contenuti il patrimonio cittadino, impegnato invece a promuovere iniziative fuori contesto. Non solo: nel fare questo, sfratta dal Teatro Romano l’iniziativa del Tocatì contro le ludopatie che da sola, visti gli ospiti invitati, avrebbe riempito il teatro e non solo. Ben vengano i soldi dei privati, anche in iniziative una tantum, ma sempre in presenza di una cornice di programmazione culturale".

Critica anche la lista civica Verona Pulita, con il candidato sindaco Michele Croce che scrive: "La vicenda del noleggio del Teatro Romano ad un privato che ci farà una festa mi rattrista perché mi rendo conto che oggi a Verona tutto ha un prezzo e basta pagare per poter fare tutto. La sensazione è che questa città, in crisi di gestione, sia interamente acquistabile, privatizzabile: ci hanno provato (e non hanno ancora smesso) con la Fondazione Arena, con l'Arena e sembra che l'andazzo sia quello di affidare tutto ai privati in cambio di denaro. Per monetizzare grazie all'evento della pista di ghiaccio, dal Teatro Romano è stata mandata via una manifestazione di sensibilizzazione sulla ludopatia con importanti relatori. È questo che mi fa paura, quando un'amministrazione priva i propri cittadini di beni e servizi per far cassa".

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