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Giovedì, 28 Marzo 2024
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PD sfida il Comune sul Piano delle Opere. Bertucco vuole misure antismog

Il gruppo consiliare dei Democratici chiede all'amministrazione di realizzare quanto annunciato nei giorni scorsi, mentre il consigliere di Verona e Sinistra in Comune chiede misure per limitare traffico ed inquinamento

Con il piano delle opere appena annunciato l’amministrazione Sboarina ripristina una parte delle opere che erano state sacrificate dalla giunta precedente per finanziare il contributo pubblico previsto dal project-financing sull’Arsenale ora soppresso (vedi interventi sull’asilo nido Il Paese dei Colori, la rotonda di Via Albere, la biblioteca civica). Inoltre ripropone all’attenzione progetti che negli ultimi anni avevano subito ritardi strazianti (vedi ascensore per disabili al teatro Romano) o fatto dentro-e-fuori dai cassetti innumerevoli volte (vedi Torre Pentagona, che sta per crollare).
Siamo d’accordo su tutto, tanto più che molti degli investimenti proposti, ad esempio su scuole e sulla riqualificazione di Veronetta, vengono in maniera più o meno diretta dal governo (Sblocca scuole e Piano delle Periferie).

È il gruppo consiliare scaligero del Partito Democratico a commentare il Piano delle Opere annunciato da Palazzo Barbieri. Carla Padovani, Elisa La Paglia, Stefano Vallani e Federico Benini "sfidano" però l'amministrazione Sboarina a prendere le distanze dai suoi predecessori e a realizzare quanto detto. 

Il punto qui è un altro: di tutta questa roba sentiamo parlare da anni soltanto che, al momento di arrivare al dunque, subentrava sempre qualche project o qualche strano marchingegno di Tosi che rimescolava le carte in tavola rimandando indietro tutta la programmazione.
Se l’attuale Sindaco ritiene che questo modo di fare sia finito, che il Piano delle Opere non sia più soltanto un libro dei sogni (o delle pie illusioni), e questa sia davvero la volta buona per vedere questi interventi realizzati, cominci a confrontarsi seriamente con le Circoscrizioni spiegando quanti e quali degli interventi annunciati sono concretamente finanziati ed individuando con esse le priorità del territorio e le più opportune modalità di attuazione.
I cittadini sono stanchi di vedere uscire dalla finestra all’ultimo minuto gli interventi che poco prima erano entrati dalla porta principale con grande fanfara.

Nel frattempo il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco avvisa che "con una decisione di giunta del 18 settembre, pubblicizzata soltanto oggi, viene resa nota la 'road map' per la redazione del Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile".
L'ex Pd poi prosegue: 

La relazione degli uffici prevede un incarico da 125 mila euro per effettuare una “analisi preliminare” che porti all’individuazione del cosiddetto “scenario zero”, corrispondente alla situazione di fatto, su cui poi implementare delle politiche che aspirino razionalmente a raggiungere degli obiettivi in termini di riduzione di traffico motorizzato e di inquinamento atmosferico.

Il fatto che non vengano fornite tempistiche, fa pensare che si tratterà di un percorso piuttosto lungo, tuttavia una tappa intermedia ineludibile sarà rappresentata dalla redazione del Pgtu (Piano urbano del traffico) che, come si spiega nella relazione, rappresenta un “piano di immediata realizzabilità con l’obbiettivo di contenere al massimo mediante interventi di modesto ordine economico le criticità della circolazione”.

Per la prima volta da tanti anni vengono dunque introdotte nel lessico amministrativo espressioni come riduzione del traffico e dell’inquinamento. Questo dovrebbe spingere la giunta a prendere provvedimenti immediati contro i picchi di inquinamento che in questi giorni sono stati abbassati dall’effetto della piogge ma, come sappiamo benissimo, non tarderanno a rifarsi vivi. A lunedì i superamenti di Pm10 erano già 45.

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