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Tasse locali, il Comune non le tocca. PD: "Sono alte, bisogna abbassarle"

L'ultimo bilancio di previsione dell'era Tosi non prevede cambiamenti alle aliquote dei tributi. Michele Bertucco e Fabio Segattini: "Manca una strategia politica"

"Le tasse locali sono già alte, si dovrebbe pensare ad una riduzione". 

Altro che taglio delle spese e blocco delle aliquote dei tributi. I due pilastri che reggono l'ultimo bilancio di previsione dell'amministrazione Tosi non sono abbastanza per il Partito Democratico. Ai consiglieri di opposizione Michele Bertucco e Fabio Segattini non basta il mancato aumento della pressione fiscale locale, ordinato dall'assessore Paloschi, unito ad uno sforzo richiesto per il contenimento delle spese. "Va bene non aumentare le tasse locali per il prossimo anno - scrivono Bertucco e Segattini - però molte delle aliquote sono già al massimo consentito e l’annuncio che uno si aspetterebbe dall’assessore alle finanze del Comune scaligero sarebbe di un piano per abbassarle, le tasse. Se il Comune non può spendere l’avanzo di amministrazione tanto vale infatti che quei 107 milioni di euro bloccati restino nelle tasche dei cittadini".

La critica non è rivolta tanto all’assessore Paloschi, ma "alla mancanza di una strategia politica a monte che consenta di fare un passo in avanti sulla finanza locale nella direzione di misurare meglio lo sforzo richiesto ai cittadini - continuano i consiglieri PD - di intervenire sui nodi irrisolti della macchina comunale e delle sue partecipate così da reperire le risorse necessarie a innovare i servizi laddove serve, tagliando quelli ormai anacronistici, introducendo qualche agevolazione significativa a beneficio delle categorie vulnerabili come famiglie numerose, anziani soli, bassi redditi e, se possibile, riportare qualche aliquota sotto al livello di guardia".

"Come gli anni scorsi - concludono Bertucco e Segattini - Paloschi viene a dirci che, se non fosse per il governo, vivremmo nel migliore dei mondi possibile. In realtà la riorganizzazione della macchina comunale è stata solo sfiorata per quanto riguarda il numero di dirigenti, in particolare quelli a contratto, e di posizioni organizzative, mentre la situazione delle partecipate, diventate dei poltronifici, continua a peggiorare come ci mostra il Cda di Amt che non riesce a riunirsi perché i consiglieri di maggioranza sono in ferie".

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