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Residenza sanitaria a Borgo Milano, PD propone di farla in un'altra area

Dovrebbe sorgere su di un'area verde privata, tra via Zorzi e via Umbria, già campetto da gioco in gestione alla parrocchia di San Domenico Savio, ma i dem hanno trovato un'alternativa poco distante che piace anche ai privati

Il Partito Democratico di Verona resta contrario alla possibile costruzione di una residenza sanitaria del gruppo Kos a Borgo Milano. Il problema, secondo il PD, è il luogo in cui si vorrebbe far sorgere questa nuova struttura: un'area verde privata, tra via Zorzi e via Umbria, già campetto da gioco in gestione alla vicina parrocchia di San Domenico Savio. Per questo, i dem hanno svolto una ricognizione tra le aree comunali del quartiere e pensano di aver trovato un'area alternativa a quella di via Umbria. «Vogliamo sottoporre la proposta a tutti i soggetti in campo: comitato dei cittadini "Salviamo il campetto", gruppo Kos e amministrazione comunale - hanno dichiarato il capogruppo PD in consiglio comunale Federico Benini e il capogruppo PD in terza circoscrizione Sergio Carollo - Mettiamoci attorno ad un tavolo e troviamo una soluzione per non sottrarre al quartiere anche l'ultimo fazzoletto verde rimasto».

L'area alternativa proposta dal PD è un'area pubblica di 6.400 metri quadrati, a soli 800 metri di distanza da via Umbria ma situata in un contesto totalmente differente, tra via Amendola e via Meloni. In quell'area era prevista la costruzione di una scuola, ma ora il Comune vorrebbe trasformarla in residenziale.

I vantaggi che abbiamo individuato sono molteplici - proseguono Benini e Carollo - Essendo il terreno leggermente ribassato in quel punto, l'edificio della nuova residenza sanitaria non avrebbe nemmeno un grande impatto paesaggistico, arrivando in altezza al livello del secondo piano delle case già esistenti, limitando quindi fortemente l'impatto nel caso di costruzione di altri palazzi, certamente più alti. È possibile realizzare un parcheggio di almeno 70 posti auto esterni. La nuova proprietà sarebbe costretta a costruire una rotonda nel pericolosissimo incrocio tra via Minzoni, via Meloni e Amendola. Si consentirebbe di salvare il campetto di via Umbria, che grazie alla permuta dell'area diverrebbe comunale e che il comune potrebbe sistemare per renderlo disponibile alla comunità.
Si tratta a nostro avviso di un'occasione imperdibile per salvare l'ex campo giochi della parrocchia sul quale purtroppo le motoseghe sono già entrate in azione facendo strage di alberi.
È clamoroso, e fa riflettere parecchio, che tale area alternativa venga proposta ora dall'opposizione e non sia venuta in mente all'amministrazione che, a parole, sostiene di occuparsi della questione già dal giugno 2018. Un anno e mezzo durante il quale la trattativa che gli assessori competenti avevano detto di aver avviato con i titolari del progetto non ha fatto alcun passo in avanti. Ora basta con le indecisioni, la proposta è semplicissima: si convochi subito una commissione consiliare con i rappresentanti dell'impresa e si valuti la possibilità di realizzare la residenza sanitaria su questa area alternativa.

Una proposta, quella del PD, che piace anche ai privati, che per conto del loro rappresentanti hanno dichiarato: «Confermiamo che su un ventaglio di aree proposte, quella di via Amendola-via Meloni è la più interessante, e auspichiamo una soluzione definitiva in tempi rapidi».

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