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Patto del Garda, Maroni: La sicurezza ok

Controlli e arresti in aumento.Il Patto si estender ai laghi di Como e Maggiore

La sicurezza del lago di Garda gode di piena salute. A dirlo è il ministro degli Interni Roberto Maroni che questa mattina è tornato a Villa Carlotti, a Garda, dov’era presente anche il sindaco scaligero Flavio Tosi, per una riunione di valutazione sullo “stato dell’arte” di quanto deciso con il patto del Garda sette mesi fa, sia in termini di sicurezza delle coste che di vigilanza sul territorio tutto. Il bilancio è più che positivo.

Tutti i controlli, in generale, sono aumentati del 65%, inclusi recuperi e soccorsi sul lago di Garda. Inoltre sono cresciuti del 223% i servizi congiunti effettuati dalle forze dell'ordine. Essendo presenti aree molto controllate e altre aree che invece risultavano scoperte, l'obiettivo principale del Patto era quello di modulare gli interventi con un'attività sul territorio a livello interprovinciale. "Sono anche aumentate del 15% le unità impiegate - ha spiegato il ministro Maroni - mentre i servizi straordinari per la sicurezza e la prevenzione di controllo del territorio sono incrementati del 68%". In materia di sicurezza stradale, le sanzioni hanno registrato una crescita del 18 per cento; mentre gli arresti per reati connessi alla prostituzione sono cresciuti del 240 per cento. “Il contrasto a questo fenomeno era uno degli obiettivi principali del Patto" ha detto Maroni. Intanto si è deciso di proseguire con l'attuazione del Patto, il ministro tornerà ad aprile per un'ulteriore verifica. Si è deciso inoltre di prorogare per tutto l'inverno l'ordinanza di divieto alla circolazione sulla Gardesana dei mezzi pesanti e pericolosi. Poi lo stesso modello sarà attuato sul lago di Como ed quello Maggiore.

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