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Palazzo Diamanti non si vende, la colonia Ceriale sì, Tosi: "Altro che difesa fasce deboli"

Il leader di "Fare!" attacca la Giunta Sboarina dopo lo stop alla vendita di Palazzo Diamanti, ricordando inoltre i danni agli anziani veronesi che provocherà invece la vendita, decisa dalla nuova amministrazione, della colonia estiva ligure di Ceriale usata per le "vacanze sociali"

Metà della colonia per le vacanze estive di Ceriale è di proprietà della Provincia, che aveva dato il via alla vendita, mentre l'altra metà è di proprietà dei 98 Comuni veronesi. L'amministrazione Tosi si era a suo tempo opposta alla vendita della struttura, mentre l'attuale Giunta Sboarina ha recentemente deciso di far partire la pratica per la sua cessione. La cosa aveva già suscitato non poche polemiche, data l'importanza della struttura ligure per i tanti anziani veronesi che erano soliti trascorrervi le loro cosiddette "vacanze sociali".

A rinfoccolare le polemiche nelle ultime ore ci ha pensato proprio l'ex primo cittadino veronese Flavio Tosi, il quale ha voluto commentare lo stop imposto dall'attuale amministrazione alla vendita di Palazzo Diamanti, a suo tempo sponsorizzata dalla Giunta Tosi, proprio incrociando tale decisione con la questione "vendita della colonia di Ceriale". 

«Il Cda di Agec nell’estate 2016 all’unanimità aveva deliberato la vendita di Palazzo Diamanti - argomenta Flavio Tosi - per due motivi fondamentali: il primo, la scomodità per l’utenza, spesso anziana, nel raggiungere una sede in pieno centro storico. Il secondo, incrementare la liquidità aziendale per acquistare case già realizzate da privati, ma rimaste invendute, da destinare ad edilizia popolare, detratta la parte strettamente necessaria per reperire un'altra sede ovvero ristrutturare sedi già di proprietà Agec. A ciò si aggiunga la valutazione degli altissimi costi di mantenimento di Palazzo Diamanti, sia per le utenze che per le piccole ristrutturazioni o manutenzioni, dovute alla vetustà impiantistica. Pertanto una scelta di strategia industriale, ribadiamo assunta all'unanimità, proprio perché in linea con l'obiettivo di avere a disposizione ulteriori alloggi per le fasce deboli della popolazione, razionalizzando i costi aziendali».

«Paradossalmente - conclude quindi il segretario di "Fare!" ed ex sindaco di Verona - ora arriva lo stop da parte della nuova Giunta, all'insegna della discontinuità costi quel che costi, così come in discontinuità con l'amministrazione Tosi è la scelta di vendere la colonia di Ceriale, attraverso la quale si danneggeranno centinaia e centinaia di anziani veronesi, ma almeno così Sboarina riuscirà a fare l'esatto contrario di quanto deciso da chi l'ha preceduto. Della serie: muoia Sansone con tutti i filistei». 

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