La lite tra Bergamo e Verona per l'aeroporto di Montichiari è giunta alla sua conclusione. Come riporta il quotidiano L'Arena, la società che gestisce Orio al Serio, aveva deciso di impugnare la concessione quarantennale rilasciata dal Governo al Catullo per la gestione dello scalo bresciano, realizzato e pagato dagli scaligeri. Inzialmente il Tar di Brescia aveva dato ragione ai lombardi, sostenendo che tale concessione fosse da annullare per bandire una gara che seguisse la normativa europea, ma poi il Consiglio di Stato aveva deciso di rimandare la decisione alla Corte di giustizia europea. Alla fine però la grana, che rischiava di minare il sistema aeroportuale italiano che vive sulle concessioni, è stata risolta grazie anche all'intervento del ministero e di Enac. 
"Sacbo, Catullo e Save comunicano che, a valle della sottoscrizione di specifici atti, sono stati perfezionati tutti gli adempimenti volti a rimuovere i contenziosi pendenti tra le tre società e legati alla concessione dell'aeroporto di Brescia Montichiari, addivenendo in tal modo alla definitiva composizione delle controversie pendenti rispettivamente davanti al Consiglio di Stato ed al Tribunale Civile di Milano", questo il comunicato stampa congiunto delle società, riportato da L'Arena insieme alle dichiarazioni di Paolo Arena, presidente della Catullo spa, che spiega cosa comporta tale accordo: "Ora è ufficiale che la concessione quarantennale di Montichiari è nostra e questo apre nuove prospettive di stabilità per gli investimenti. Potremo presentarci finalmente come Polo aeroportuale dle Nordest completo con quattro piste: Verona, Brescia, Venezia e Treviso e concentrarci sul rilancio dello scalo di Montichiari che avrà una forte vocazione cargo ma non solo".