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Nuovo Statuto del Veneto, domani l'entrata in vigore

Un atto atteso ormai da dodici anni e da tre legislature, sostituir quello del 1971

Sarà una data da ricordare nella storia della Regione Veneto domani, 11 gennaio: il Consiglio regionale è chiamato, infatti, ad approvare, con la seconda e definitiva votazione, il nuovo statuto regionale che sostituirà quello in vigore dal 1971. Un atto atteso ormai da dodici anni e da tre legislature, da quando cioé le nuove norme costituzionali hanno introdotto l'elezione diretta e a suffragio universale dei presidenti di Regione modificando l'equilibrio dei poteri tra Giunta e Consiglio e imponendo quindi una revisione dell'assetto istituzionale delle Regioni.

Domani l'assemblea di palazzo Ferro-Fini è convocata alle ore 11 con un programma che non dovrebbe riservare sorprese: i due relatori di maggioranza e di minoranza, Carlo Alberto Tesserin e Sergio Reolon, illustreranno iter e novità del nuovo testo statutario, i capigruppo motiveranno il voto delle rispettive parti consiliari e poi il voto finale, unico per i 65 articoli del nuovo testo, che suggellerà un percorso iniziato nel lontano 2000, quando l'allora presidente del Veneto Giancarlo Galan presentò, primo in Italia, la prima proposta di revisione statutaria.

La seduta, alla quale sono state invitate le massime autorità venete, sarà trasmessa - informa una nota - in diretta nel web (www.consiglioveneto.it) e attraverso il canale televisivo satellitare Sky 839. Il voto di mercoledì non rappresenterà tuttavia la tappa conclusiva del percorso statutario, perché il testo prima di essere promulgato dovrà attendere un mese per l'eventuale impugnativa da parte del Governo e altri due per una possibile richiesta di referendum da parte di un cinquantesimo degli elettori veneti o di un quinto dei consiglieri regionali. Il voto finale, seguito dall'immediata publicazione, sarà tuttavia un traguardo di grando rilievo nella stagione di riforme istituzionali intrapresa dal Consiglio regionale in questa legislatura.

Il varo del nuovo statuto regionale è, infatti, accompagnato dalla riforma del regolamento d'aula (che entrerà in vigore il 12 gennaio), dalla nuova legge elettorale che nel 2015 ridurrà a 51 il numero dei consiglieri e dalla revisione di stipendi e pensioni dei consiglieri, tutti provvedimenti approvati prima di Natale.inistro me l'ha promesso". Lo stesso ministro da parte sua ha confermato.

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