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Nel Pdl scaligero scoppia la battaglia finale

Il coordinatore Brancher nel mirino di Conta: "Sfiduciamolo"

Mentre a livelli più alti si consumano eventi così rilevanti da preludere addirittura a clamorosi cambiamenti nella coalizione che guida il Governo nazionale, nel centrodestra scaligero si apre una vera e propria resa dei conti. Oggi pomeriggio, infatti, si riunirà il coordinamento provinciale del Pdl, che, convocato per fare il punto sul dopo elezioni e prendere delle decisioni in merito alle proposte di nomina in amministrazioni ed enti, in realtà potrebbe finire per concentrarsi principalmente sulla sfiducia al coordinatore del partito Aldo Brancher.

La sfiducia era stata proposta subito dopo le elezioni dal rieletto consigliere regionale Giancarlo Conta. Il quale accusa Brancher di aver fatto la campagna elettorale parteggiando per uno solo dei candidati veronesi pidiellini. Quel Davide Bendinelli, ex-Forza Italia ala brancheriana, che è risultato alla fine supervotato, anche se non quanto Massimo Giorgetti. Giorgetti che poi è stato nominato assessore. Scelta che ha inevitabilmente provocato non pochi malumori fra chi parteggiava per il sindaco di Garda. Oggi, quindi, dovrebbe riproporsi quello stato di conflittualità interna che ha contraddistinto anche la campagna elettorale. “Non c’è dubbio – afferma non a caso Conta - che bisogna aprire un confronto interno al partito. Un partito in cui non si fa gioco di squadra anche perché vi sono stati trascinati i problemi che già esistevano in Forza Italia”. Ovvero quel braccio di ferro fra brancheriani e galaniani, ala alla quale è ascrivibile anche Conta, che finora, grazie al gioco delle alleanze, ha sempre finito per premiare gli ex-An, Giorgetti in testa. Un braccio di ferro che da oggi rischia di diventare ancora più forte, anche se alla fine potrebbe risultare superato dagli eventi.

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