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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morti in sala parto: Zaia chiede chiarezza, Federconsumatori i dati del personale

Il governatore della Regione Veneto ieri ha dichiarato: "Attendiamo le verifiche delle autopsie, consci che alle famiglie dobbiamo risposte complete, certe e ben definite. La Magistratura, nel pieno dei suoi poteri, ha aperto un fascicolo? Ben venga"

"Non c'è da difendere una tesi piuttosto che un'altra: è fondamentale solamente far chiarezza fino in fondo, soprattutto per le famiglie preoccupate e i medici, senza enfatizzare alcunché in questa fase. Attendiamo le verifiche delle autopsie, consci che alle famiglie dobbiamo risposte complete, certe e ben definite. La Magistratura, nel pieno dei suoi poteri, ha aperto un fascicolo? Ben venga, perché ogni atto fatto per indagare è giustificato e noi mettiamo a disposizione tutta la documentazione in nostro possesso, senza preclusioni o retropensieri". 
Queste le parole pronunciate dal governatore Veneto Luca Zaia, e riportate nella giornata del 4 gennaio dalle agenzie di stampa, su casi delle donne morte a Bassano del Grappa e San Bonifacio per complicazioni legate alla gravidanza. L'esponente della Lega Nord inoltre ha affermato di aver letto le relative relazioni degli ospedali e su queste ha messo in evidenza come forniscano "un dettaglio precisissimo e puntuale su quanto è stato fatto negli ospedali. Nelle carte si legge la velocità di intervento. A San Bonifacio, la donna, tra l'altro medico, è stata trattenuta in osservazione e monitorata e il bimbo è stato fatto nascere, con cesareo d'urgenza, dopo appena 15 minuti dal presentarsi della brachicardia. Se chiediamo chiarezza è allora anche per non gettare la minima ombra sulla sanità del Veneto". 

Da Federconsumatori arriva poi un'altra richiesta rivolta alle autorità, quella di conoscere i dati sul personale in servizio

Cresce lo sconcerto e cresce l’allarme per le giovani donne morte in sala parto.
Federconsumatori ritiene necessaria la predisposizione di doverosi controlli e accertamenti sulle cause dei decessi, su eventuali difetti organizzativi e su eventuali omissioni delle procedure previste.
Prima ancora e in attesa dei risultati degli accertamenti richiesti Federconsumatori chiede al Ministro di far conoscere i dati sul personale in servizio negli ospedali nei quali sono avvenuti i decessi: il numero del personale in servizio nei reparti interessati e l’organico del personale previsto nei reparti di ogni singolo ospedale.
La ricerca della verità su come si siano svolti i fatti e su quali siano state le eventuali responsabilità è di fondamentale importanza per evitare che simili drammatiche situazioni si possano verificare in futuro.

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