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Miozzi-Lega, tregua prima delle regionali

Il presidente della Provincia si sarebbe scusato con l'assessore Sandri

Alla fine sembra che la polemica scoppiata nel centro destra intorno all’ospedale di Malcesine sia rientrata. Lo scontro era nato intorno alla delibera regionale riguardante la riorganizzazione della riabilitazione negli ospedali veronesi, la quale voleva che 56 posti letto di competenza dell’ospedale di Malcesine sarebbero dovuti essere dirottati in altri nosocomi della Provincia.

Questa mattina la svolta. Giovanni Miozzi non ha convocato la Giunta, forse per non vedere i posti vuoti degli uomini della Lega, e si è incontrato con Sandro Sandri, assessore regionale alla Sanità. Nel colloquio il presidente della Provincia ha fatto un passo indietro e si sarebbe scusato, dopo aver ammesso ieri di “aver esagerato con toni che non mi appartengono”. Dal canto suo l’assessore, che aveva corretto la delibera, ha ribadito che: “Delle incomprensioni ci possono stare. L’impostante è lavorare per l’interesse della collettività”.

Tutto apposto quindi, dopo che si era sfiorata la caduta della Giunta Miozzi a seguito dello sfogo del presidente della Provincia che non aveva gradito lo spostamento dei posti letto da Malcesine. Miozzi aveva criticato Sandri accusandolo di “sciacallaggio” politico in vista delle elezioni. Infatti, i posti tolti al nosocomio sulle sponde del Garda sarebbero dovuti essere dirottati agli ospedali di Bussolengo e Villafranca, un bacino d’utenza, e di voti, sicuramente più ampio.

Dal canto suo l’assessore aveva apportato una modifica alla delibera assegnando 80 posti letto proprio a Malcesine, ed aveva commentato: “Si trattava di errore materiale, ma su questa vicenda da parte di alcuni è stato toccato il fondo”. Dello stesso avviso era anche il segretario provinciale della Lega Matteo Bragantini ed il capogruppo del carroccio in Consiglio provinciale Fabio Venturi, che avevano promesso di non presentarsi più in Provincia se Miozzi non avesse fatto le sue scuse.

Quindi l’incontro di questa mattina, con il chiarimento tra Miozzi e Sandri, fa terminare la partita in parità. Ma questa fino a quando durerà? Ricordiamoci che a marzo ci sono le elezioni regionali e gli equilibri potrebbero cambiare. Un sorpasso da parte della Lega sul Pdl consentirebbe al carroccio di fare la parte del leone.

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