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Boccia: «Ordinanze regioni in prevalenza coerenti, ma impugneremo quella in Calabria»

«Tutti noi vorremmo tornare in un bar o in un ristorante, - ha spiegato il ministro Francesco Boccia - ma dobbiamo farlo in sicurezza senza mettere a rischio la salute di nessuno»

«Si è appena conclusa una videoconferenza con le Regioni molto lunga e costruttiva, le loro ordinanze per la maggior parte sono coerenti con le decisioni del governo, sulle poche parti che necessitano integrazioni ci lavoreremo insieme fino al 4 maggio». Così si è espresso in una nota di qualche ora fa il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia, evidenziando dunque come i vari provvedimenti presi dai singoli governatori delle regioni italiane siano prevalentemente il linea con le norme nazionali.

«Ho ringraziato i presidenti perché hanno fatto un lavoro straordinario raccordandosi con i ministeri competenti. - ha quindi sottolineato ancora il ministro Francesco Boccia - Abbiamo chiesto agli italiani di fare sacrifici enormi e possiamo onorarli solo con l'unità delle istituzioni».

Tra le questioni più spinose da affrontare per il governo vi è sicuramente la riapertura di bar e ristoranti al pubblico per il consumo in loco, e non più solo tramite l'asporto come il nuovo Dpcm consentirà su scala nazionale a partire da lunedì 4 fino almeno al 17 maggio: «Tutti noi vorremmo tornare in un bar o in un ristorante, - ha spiegato in merito il ministro Boccia - ma dobbiamo farlo in sicurezza senza mettere a rischio la salute di nessuno. La fuga in avanti della Calabria, - ha dunque ribadito il ministro - non aiuta nessuno e mette a rischio la salute dei calabresi. E saremo costretti a impugnare la decisione».

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