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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza dei Signori

No di Forza Italia, Fare! e Lista Tosi ai Mercatini di Natale decentrati: «Perdono di significato»

Invece di allestirli in Piazza dei Signori si pensa di spostarli in Lungadige San Giorgio e all'Arsenale. Il deputato Tosi e i consiglieri di opposizione: «Così il centro storico diventa un dormitorio, spoglio di ogni attrazione e devitalizzato»

Ampliarli, organizzandoli anche in altre zone, ma senza toglierli dal centro storico, per evitare desertificazione e degrado. Nel prossimo inverno, i Mercatini di Natale di Verona potrebbero non trovarsi più in Piazza Dante e in altri spazi nel cuore della città, ma potrebbero essere allestiti altrove, probabilmente in Lungadige San Giorgio e all'Arsenale. Il Comune di Verona si sta confrontando con gli organizzatori e le associazioni di categoria in incontri da cui non è trapelato nulla di certo. Sembra però chiaro che, per ragioni logistiche e di sicurezza, i mercatini natalizi sembrano destinati a un decentramento.

Destino contro cui si oppone Forza Italia, Fare! e Lista Tosi. Il deputato Flavio Tosi e i consiglieri comunali Alberto Bozza, Luigi Pisa, Patrizia Bisinella, Barbara Tosi, Antonio Lella e Anna Bertaia hanno dichiarato: «Noi siamo per allargare, non per ridurre o sfrattare, quindi diremmo sì anche al coinvolgimento di altre zone, in particolare l’Arsenale, ma in un ragionamento di sviluppo programmato e di differenziazione dell’offerta, non certo di svilimento e depauperamento».

«I Mercatini di Natale - ha spiegato Tosi e i consiglieri - negli anni si sono affermati come un evento che piace ai veronesi, dà colore e vivacità alla città e attira decine di migliaia di turisti. I numeri e il successo della manifestazione la rendono unica e un vanto a livello nazionale. Sfrattarli da Piazza dei Signori, quindi dal cuore del centro storico, per spostarli ad appena due mesi dall’avvio altrove significa spogliarli di significato, perché il loro fascino è nel contesto mozzafiato della città antica, a due passi da Piazza Erbe e accanto a vie e strade illuminate e addobbate che conducono fino a Piazza Bra e all’Arena. E non regge la scusa della sicurezza, perché in 15 anni gli organizzatori e il Comune hanno sempre adottato soluzioni che l’hanno garantita. Chiaramente vanno apportati correttivi così da evitare l’intasamento di Via Cappello e Via Mazzini, ma questo è compito dell'amministrazione. Si conferma l’impostazione ideologica e culturale del sindaco Damiano Tommasi, della influente vicesindaca Barbara Bissoli e del fidato assessore Tommaso Ferrari, che già si era palesata con la riduzione dei plateatici e gli ostacoli messi agli esercenti. L'obiettivo è rendere il centro storico un dormitorio, spogliarlo di ogni attrazione e devitalizzarlo. Una scelta politica masochista per una città turistica come Verona e che peraltro crea problematiche anche sul piano della sicurezza. L’abbandono, infatti, genera degrado e purtroppo i veronesi se ne accorgono ogni giorno».

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