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Un caso politico la conferma di Mangolini a direttore artistico per gli spettacoli: botta-risposta tra Briani e Tosi

L'ex sindaco Tosi polemizza sulla riconferma di Carlo Mangolini ed aggiunge: «L'offerta culturale a Verona è scarsa». L'ass. Briani replica: «Abbiamo fatto una selezione aperta a tutti talmente evidente che sono arrivate domande da Agrigento e da Bologna»

«Sermoni sulla regolarità degli incarichi da parte del consigliere Flavio Tosi, no grazie. Mentre il direttore artistico Carlo Mangolini è stato sia scelto sia confermato tramite un regolare bando pubblico, il cui avviso di selezione è stato pubblicato come prevede la normativa nei tempi e nei modi, in passato invece erano all’ordine del giorno i percorsi fantasiosi per far liquidare compensi di 30 mila euro a chi, per legge, doveva essere a titolo gratuito». Questa la replica dell’assessore alla Cultura Francesca Briani alle accuse mosse da una parte della minoranza, ovvero i consiglieri della Lista Tosi e rappresentanti di Fare Verona: «L'offerta culturale a Verona è scarsa», tale l'assunto di partenza dell'ex sindaco Flavio Tosi che aveva poi evidenziato quello che a suo dire sarebbe «un calo sia di qualità che di quantità degli eventi», portando quale ultimo recente esempio la manifestazione Verona in Love, svoltasi nei giorni di San Valentino e che secondo Tosi sarebbe risultata «un mezzo flop anche come indotto turistico».

Da parte dell'ex sindaco scaligero Flavio Tosi, inoltre, sono giunte anche alcune critiche rivolte al direttore artistico per il settore degli spettacoli a Verona Carlo Mangolini, fresco di riconferma, responsabile secondo Tosi durante gli ultimi anni di aver «"appaltato" l'Estate teatrale veronese a Venezia». Sempre secondo Tosi, inoltre, la stessa riconferma di Carlo Mangolini per altri tre anni nel ruolo ricoperto sarebbe il frutto di «un bando invisibile e pubblicato per pochissimo tempo». Lo stesso Tosi ha comunque sottolineato come sia «tutto legale, per carità, ma fortemente scorretto».

L'ass. alla Cultura del Comune di Verona Francesca Briani non ha dunque perso tempo ed ha prontamente replicato: «Negli anni passati, l’allora sindaco, avrebbe potuto fare un regolare bando visto che, come afferma assieme alla consigliera Daniela Drudi, ci sono tanti professionisti e operatori qualificati a Verona. Noi abbiamo fatto una selezione aperta a tutti, come quella che abbiamo da poco concluso e che, al contrario di quello che vorrebbero far credere, era talmente evidente che sono arrivate domande da Agrigento e da Bologna. Siamo orgogliosi che sia stato riconfermato il direttore Mangolini. Ha preso in mano il sistema teatrale del Comune di Verona pochi mesi prima del Covid. E, per due anni, nonostante la pandemia e le incertezze dell’ultimo minuto, ha tenuto vivi i nostri teatri, con stagioni di eccellenza che hanno motivato e sostenuto un intero comparto, attirato a teatro i giovani che da anni erano totalmente assenti e dato nuovo impulso all’offerta culturale cittadina, nel segno dell’innovazione e della multidisciplinarietà».

L'ass. Francesca Briani ha poi aggiunto: «L’Estate Teatrale Veronese è stato un unicum a livello nazionale sia nell’estate 2020 che in quella 2021. Il Grande Teatro e L’Altro Teatro, saltati l’anno scorso per le chiusure governative, quest’anno stanno registrando un ottimo successo di pubblico. Tosi, invece, vorrebbe mettere a confronto questi miracoli con quello che succedeva prima. Senza dire, ad esempio, che i numeri non possono tornare dato che i posti al Teatro Romano da 1.700 sono diventati 310 nel 2020 e 540 nel 2021 per le misure anticontagio. Un paragone assurdo che non regge. Così come l’attacco alla fattiva collaborazione con i soggetti teatrali regionali, che da sempre contraddistingue il modus operandi della città di Verona, avveniva anche sotto la sua amministrazione. Anzi, con Tosi, - ha concluso l'ass. Francesca Briani - il Comune di Verona in quanto socio di "Fondazione Atlantide–Teatro Nuovo", entrò attraverso questa Fondazione addirittura quale socio del Teatro Stabile del Veneto, anche con un passaggio in giunta».

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