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Pfas, M5S: "Causano malattie. La Regione sapeva, ma ha sempre taciuto"

I pentastellati veneti sottolineano i dati del registro nascite, secondo cui alcune malattie sono in aumento. "Dunque non eravamo allarmisti"

Il registro nascite gestito dalla Regione Veneto rivela che i Pfas causano malattie, anche mortali. A sottolinearlo è il Movimento 5 Stelle veneto che parla di un aumento della gestosi e del diabete in gestazione nelle donne in gravidanza e problemi per alcuni neonati. C’è un incremento anche di cardiopatie e diabete. Le malattie mortali collegate sono cardiopatie ischemiche, malattie cerebrovascolari, diabete mellito e Alzheimer.

"Abbiamo sempre parlato dei rischi causati dai Pfas per la salute - dicono i pentastellati veneti - ma la cosa più grave è che l’indifferenza della Giunta regionale veneta non era dettata dall’ignoranza. Loro sapevano ma hanno taciuto". Il M5S fa riferimento al fatto che il direttore generale dell'area sanità e sociale della Regione, Domenico Mantoan, ha inviato un documento (datato 17 novembre 2016) che parla di questo studio agli assessori regionali alla sanità, ambiente e agricoltura Luca Coletto, Giampaolo Bottacin e Giuseppe Pan.

"Dunque non eravamo allarmisti, perfino da denunciare - proseguono i 5 Stelle - Piuttosto sono loro da denunciare per la violazione del principio di precauzione. Ora fra le soluzioni proposte c’è lo spostamento della Miteni. Non hanno ancora capito il danno e le responsabilità che hanno in merito? Pensano di risolverlo spostandolo da un’altra parte?. La nostra proposta è quella di chiudere la linea Pfas della Miteni, azienda responsabile dell’inquinamento, e cessare l’export di Pfas in regioni dove i cittadini sono ignari, come accade per percolati, idrolizzati e fanghi che arrivano a ritmi di fiera tutti i giorni in provincia d Mantova. È urgente bonificare le zone inquinate e costruire una rete d’acquedotto adeguata".

"I costi dell’operazione, una cifra conteggiata in 224 milioni di euro, dalle autorità di bacino devono essere pagati dalla Miteni, secondo il principio che chi inquina paga - concludono i 5 Stelle - Ma anche la politica locale ha responsabilità gravissime delle quali deve pagare e gli assessori interessati dovrebbero dimettersi dopo uno scandalo del genere. Con quale faccia si presenteranno ancora al cospetto dei veneti? E oltre alla Regione, anche il Governo centrale ha giocato con la nostra salute facendo promesse mai mantenute. Dal governo Renzi erano arrivate promesse ben specifiche, e diversi parlamentari Pd del territorio avevano fatto da cassa di risonanza. Ci aveva messo la faccia anche Luca Lotti, ora ministro: dovevano arrivare risorse importanti assieme a quelle per il collettore del Garda e per la bonifica di Ca’ Filissine. Per i Pfas si parlava di 80 milioni. Non si è visto un soldo, con l’aggravante che dei Pfas non ne ha più parlato nessuno e con il cambio di governo, anche se Lotti e molti altri ci sono ancora, sembrano esserselo dimenticato".

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