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Martedì, 23 Aprile 2024
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Terremoto politico a Padova. M5S: "Forza Italia esca dalla giunta regionale"

Dopo la caduta del sindaco Bitonci, i rapporti tra Lega Nord e Forza Italia sono tesissimi. E c'è chi prova a ricucire e chi, come i grillini, spera nella rottura totale

Chissà se la mossa di Berlusconi di non appoggiare Parisi come leader del centrodestra aiuterà a ricucire lo strappo tra Forza Italia e Lega Nord dopo la caduta del sindaco leghista Bitonci a Padova. Un evento che ha messo in crisi la possibile alleanza tra i due partiti nelle prossime elezioni amministrative. I vertici della Lega Veneta hanno deciso di non voler correre insieme a Forza Italia nei comuni veneti che andranno al voto e tra questi c'è ovviamente Verona. Come se non bastasse la crisi padovana, anche al scelta del sindaco di Venezia Brugnaro di schierarsi a favore del Sì al referendum del 4 dicembre (in aperto contrasto con la Lega che invece è per il No) non aiuta a rasserenare il clima.

C'è da dire che la linea di Forza Italia non è unica. In Regione ci sono ad esempio Massimo Giorgetti, vice presidente del consiglio regionale, e l'assessore Elena Donazzan che sono per il No al referendum e che credono nell'alleanza con la Lega. "Credo che chi intende mettere in discussione l'alleanza Forza Italia-Lega Nord, che in Veneto sta governando in modo serio e virtuoso, agisce per favorire la sinistra e Renzi e non per ricostruire un area conservatrice, popolare e liberale che possa tornare al governo della nazione per dare agli italiani le risposte che attendono", questo ha scritto Elena Donazzan. Una linea affine a quella dei forzisti veronesi che a un'alleanza con la Lega Nord ci credono.

E il Movimento 5 Stelle veneto entra nell'argomento stuzzicando Salvini. "Il leader nazionale della Lega ha minacciato il sindaco di Venezia Brugnaro, dicendo che se voterà Sì al referendum la Lega toglierà l’appoggio alla sua giunta - scrive il pentastellato Jacopo Berti - E adesso? Si rimangerà la parola come sempre, oppure passerà ai fatti? Salvini mostri la sua coerenza. Se lui e Zaia sono coerenti, dopo la caduta di Bitonci per mano di Forza Italia e dopo le resistenze di Brugnaro ci aspettiamo l'esclusione di Forza Italia dalla giunta in Regione. Lo stesso dovrebbe fare la Lega con gli alleati di governo in consiglio veneto. Se così non sarà, Salvini e Zaia dimostreranno per l'ennesima volta di essere inaffidabili. Aspettiamo con interesse i leader leghisti alla prova dei fatti, di vuote parole ne abbiamo sentite già troppe". 

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