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Limitazioni antismog sospese per Natale, Bertucco: «Così tutto è inutile»

Il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune ha preso in mano i dati delle centraline Arpav che misurano la qualità dell'aria. «Verona continua ad essere "fuorilegge" da 19 anni»

Alle 10 di questa mattina, 27 dicembre, la zona a traffico limitato (Ztl) di Verona è tornata attiva dopo la sospensione per le feste di Natale e Santo Stefano, mentre le limitazioni al traffico contro lo smog ripartiranno dall'Epifania. L'amministrazione comunale scaligera ha voluto chiudere un occhio per queste festività di fine 2019 ed inizio 2020. Una volontà criticata dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che ha preso in mano i dati delle due stazioni dell'Arpav per il rilevamento della qualità dell'aria cittadina.
Le due stazioni sono posizionate a Borgo Milano e al Giarol Grande e misurano quotidianamente, tra le altre cose, anche la presenza di polveri sottili (Pm10). Questo valore è importante perché per legge non dovrebbe superare i 50 microgrammi per metro cubo di aria e in un anno sono ammessi al massimo 35 giorni di superamento di questo limite. «Ma la città di Verona continua ad essere "fuorilegge" e a superare questa soglia da 19 anni», scrive Bertucco.
In effetti, al 25 dicembre 2019, gli sforamenti registrati a Borgo Milano sono stati 58 e al Giarol Grande 46. Due dati superiori a quelli fatti registrare in tutto il 2018, quando a Borgo Milano gli sforamenti furono 44 e al Giarol Grande 37.

A che serve fare tavoli tra Comuni, Regione e Provincia sulle misure antismog da adottare in periodo invernale se poi i sindaci derogano sempre sotto Natale? - commenta Bertucco - Non discuto le motivazioni, invito a riflettere sulla inutilità del sistema messo in piedi: appena le condizioni atmosferiche diventano più statiche, i superamenti dei limiti giornalieri di Pm10 ricominciano a galoppare e non c'è limitazione del traffico che tenga, tanto è vero che nessun sindaco si sente di mettere i bastoni tra le ruote allo shopping natalizio, di fronte al quale le misure di emergenza tanto solennemente annunciate qualche mese prima, passano subito in secondo piano.
È noto che a livello urbano la fonte principale di Pm10 deriva dai tubi di scappamento, i più recenti dati dell'Arpav confermano che a Verona è il trasporto su strada il primo produttore di polveri sottili, che con il 30% supera tutti gli altri settori. Sarebbe il caso che Comuni e Regione Veneto cominciassero a rivedere le loro politiche urbanistiche e della mobilità: la maggior parte del bilancio in infrastrutture viene speso ancora nella costruzione di nuove strade mentre rimangono residuali gli investimenti in trasporto pubblico e nelle altre forme di mobilità sostenibile.

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