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Istituzioni di Verona scrivono agli albergatori: «Ritorno agli standard pre Covid nel 2024»

Il sindaco scaligero Sboarina e i presidenti di Camera di Commercio, Veronafiere e Aeroporto Catullo, hanno risposto con una lettera all’Associazione Albergatori di Verona e provincia e alla Cooperativa Albergatori Veronesi, circa le prospettive di ripresa economiche

Una risposta comune, nel segno di un continuo confronto e coinvolgimento tra Istituzioni e categorie economiche. Il sindaco Federico Sboarina, in qualità anche di presidente di Fondazione Arena, e i presidenti di Camera di Commercio Giuseppe Riello, Veronafiere Maurizio Danese, Aeroporto Catullo Paolo Arena hanno risposto alla lettera ricevuta giovedì, dall’Associazione Albergatori di Verona e provincia e dalla Cooperativa Albergatori Veronesi.

Scarica la lettera agli albergatori di Verona

Nel documento si richiama la responsabilità con la quale si sta intessendo la strategia per il rilancio e la ripresa scaligera, nell’interesse dell’intera economia, nei tavoli già esistenti e da tempo operativi. All'interno della risposta inviata dalle istituzioni cittadine al presidente dell'Associazione Albergatori, dott. Giulio Cavara, nonché al presidente CAV - VeronaBooking, dott. Alessandro Tapparini, si sottolinea l'importanza dello «sforzo di tutti gli attori locali sia per evitare di scivolare in miopi interpretazioni ed incorrere in errate conclusioni, che per avere un "ecosistema" coordinato e con un'unica missione».

Uno dei passaggi più interessanti della lettera siglata dal presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello, dal sindaco di Verona Federico Sboarina, dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese e dal presidente dell'aeroporto Catullo Paolo Arena, riguarda tuttavia le previsioni circa l'agognato ritorno alla normalità. E bisogna inevitabilmente dire che non si tratta affatto di previsioni rosee. Il tema viene anzitutto così introdotto all'interno del documento: «La ripartenza auspicata nel 2021 da tutte le istituzioni, dal mondo dell'impresa e dalle associazioni di categoria, - scrivono Riello, Sboarina, Danese e Arena - è quanto mai sub iudice all'evoluzione della situazione pandemica ed alle previsioni che della stessa fanno i più autorevoli istituti nazionali ed europei».

In sostanza, traducendo, se il 2021 sarà meglio, peggio o uguale rispetto al 2020 lo stabilirà l'«evoluzione della situazione pandemica». Nulla di inaspettato, ma quel che suona assai preoccupante e, per certi aspetti, forse anche inedito alle orecchie di molti, è la previsione che viene accennata nella lettera inviata ai rappresentanti degli albergatori circa il «ritorno agli standard pre Covid». La lettera siglata dal primo cittadino di Verona Federico Sboarina, oltre che dai presidenti Riello, Danese ed Arena, infatti, prosegue in questo modo: «In un quadro ancor incerto, tutta l'Europa si sta muovendo cercando di immaginare e programmare un primo deciso passo verso il ritorno ad una "nuova normalità". Ci vorrà tempo e le predizioni portano al 2024 un ritorno agli standard pre Covid». Avete letto bene sì, 2024: secondo il contenuto delle missiva, ci vorranno, previsionalmente, altri quattro anni prima di poter ritornare agli «standard pre Covid».

La lettera agli albergatori poi si conclude così: «In questo quadro, chiunque operi su scala internazionale, è obbligato a tenere conto dei palinsesti che si stanno formando in Europa e nel mondo, a diverse velocità e con tempistiche rivoluzionate rispetto agli anni precedenti, cercando di salvaguardare il proprio business e la propria capacità di creare ricchezza e indotto anche e soprattutto per i territori di riferimento. Ed è con questa responsabilità, - spiegano Riello, Sboarina, Danese e Arena - rivolta innanzitutto all'interesse dell'intera economia di Verona, che stiamo intessendo la strategia per il rilancio e le azioni che rendano concretamente raggiunngibile la ripresa scaligera».

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