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"Lega smemorata. Critica ma dimentica di essere stata con Tosi per 8 anni"

Il Pd commenta aspramente le parole rilasciate dagli esponenti del Carroccio durante la presentazione del libro 'Il Popolo di Salvini': "O in questi anni sono stati succubi dell’ex amico Tosi oppure un po’ di responsabilità è anche loro"

“Una Lega Nord con la memoria a corrente alternata che oggi dice di voler demolire quello di cui è stata parziale artefice. È vero che Verona deve cambiare pagina, ma la Lega non deve dimenticarsi che buona parte di ciò è stato scritto finora porta anche la sua firma”. Così Orietta Salemi e Alessio Albertini, segretari cittadino e provinciale del PD, commentano le parole del segretario provinciale della Lega Nord Paolo Paternoster sulle elezioni amministrative veronesi, pronunciate durante la conferenza stampa di presentazione del libro 'Il Popolo di Salvini', che si è tenuta il 3 settembre sul Liston.
“La Lega ha governato 8 anni su 10 con l’attuale amministrazione. O in questi anni sono stati totalmente succubi dell’ex amico Tosi oppure un po’ di responsabilità su quanto è stato fatto è anche loro. La presunta verginità che oggi dichiarano è imbarazzante se pensiamo che il Piano interventi e i centri commerciali li hanno votati loro – aggiungono Albertini e Salemi -. La Lega parla di buona e virtuosa amministrazione, ma è proprio quella che non abbiamo visto a Verona in questi due mandati e non vediamo a Venezia dove la Regione è in mora o debitrice su tutti i fronti nei confronti dei Comuni. Incredibile poi l'attacco sul filobus, gestito in maniera imbarazzante per otto anni dal leghista di ferro Corsi: 70 milioni di euro negati alla città per incapacità di portare avanti il progetto! Verona ha davvero bisogno di cambiare pagina, ma per farlo serve qualcosa di più di semplici dichiarazioni di facciata e slogan. Serve qualcosa di più di una squadra che si forma solo attorno al no al referendum costituzionale e alla retorica dell’indipendenza. Servono un’idea e un progetto di città che guardi a Verona prima di tutto. Come dicono gli stessi leghisti non è più un confronto tra comunisti e liberali, ma tra forze di conservazione (di destra e di sinistra) e forze progressiste. Noi siamo per, e con, il mondo che va avanti e siamo fiduciosi di vedere realizzato un nuovo centrodestra, libero da ogni forma demagogica e populista. Allora sì che il confronto sarà vero e ci si potrà misurare su delle proposte concrete e reali di città”.

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