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Fusione Caldiero-Belfiore. Lega Nord contraria: "I benefici sono sconosciuti"

Creato un comitato. La prima battaglia è quella di spostare la decisione del Consiglio comunale a dopo il referendum cittadino, se non dopo le prossime amministrative

È in corso il progetto di fusione tra i comuni di Caldiero e Belfiore. Contraria la Lega Nord che, anche a costo di passare da ostruzionista, ha raccontato la vicenda dal suo punto di vista. "Nel consiglio del 7 luglio scorso - scrive il segretario leghista di Caldiero Alberto Martinato - preso atto della rinuncia alla fusione di Colognola e Illasi, è stata presentata una mozione chiedendo di rivedere il progetto e spostare il tutto a dopo il referendum, come ha ben fatto la giunta di Colognola, che ha ritenuto di chiedere prima il perere sulla fusione ai suoi cittadini per poi deliberare in Consiglio comunale. La mozione è stata bocciata, in quanto l'amministrazione di Caldiero, in sordina, ha già mandato il tutto in Regione, fregandosene del fatto che i cittadini potessero essere anche non favorevoli alla fusione, tra l’altro senza informare la Regione stessa che nella prossima primavera a Caldiero ci saranno le elezioni".

"Quali sono i benefici che il comune di Caldiero ricaverà da questa unione è ancora top secret - continua Martinato - Solo contributi previsti dal fondo regionale e statale predisposto, suddivisi tra tutti fino ad esaurimento dello stesso, senza alcuna indicazione sulla suddivisione interna tra i comuni partecipanti. Non si conosce neache come saranno trattati i debiti del comune di Belfiore. Non ultimo, posto che la fusione comporterà il superamento dei 10.000 abitanti, con la conseguente presa in carico delle strade provinciali e regionali che attraversano i due paesi al nuovo Comune, con quali fondi si provvederà alla relativa manutenzione? Infine, uffici e i servizi come saranno strutturati? A questi quesiti l’amministrazione comunale di Caldiero non ha dato alcuna risposta, probabilmente per un preciso calcolo politico. Da parte nostra, ravvisando validi motivi e buone ragioni, insisteremo affinché la Giunta comunale rimandi il progetto della fusione con Belfiore ad almeno dopo le elezioni comunali di Caldiero del prossimo anno e, comunque, quantomeno dopo il referendum comunale".

A questo proposito è stato attivato un comitato per il no alla fusione, organizzando anche una raccolta di firme da sottoporre alla commissione regionale competente.

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