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Le nomine del sindaco mettono in crisi il Pdl

Tosi deve decidere tra la lista del Consiglio comunale e quella dei vertici locali del partito

Sembra essere arrivato il fatidico giorno delle nomine per i vertici degli enti partecipati dal Comune di Verona. Il sindaco Flavio Tosi al suo ritorno da Monaco, dove ha presenziato ieri al 50mo anniversario del gemellaggio tra Verona e la città tedesca, dovrebbe trovare sulla sua scrivania, pronto per essere firmato, il documento che ufficializza a chi andranno le poltrone delle varie aziende municipalizzate.

Si tratta di un momento estremamente delicato per la politica veronese, perché Tosi è chiamato a fare una scelta che potrebbe avere pesanti ripercussioni su tutti gli assetti e gli equilibri all’interno della maggioranza, ma soprattutto all’interno del Pdl. Al sindaco sono state presentate due liste distinte. La prima è quella stilata dai gruppi consiliari, con gli ex di Forza Italia che intendono far valere le scelte prese all’interno di palazzo Barbieri. La seconda lista è quella compilata dai vertici locali del Pdl, cioè dal coordinatore cittadino Massimo Giorgetti, da Giancarlo Conta, dal deputato Aldo Brancher, che è il coordinatore provinciale, e dal suo vice Stefano Bertacco.

Le due liste si differenziano soprattutto per la nomina alla presidenza di Verona Mercato e per la vice presidenza di Agsm. La proposta del consiglio è quella di confermare Riccardo Caccia a Verona Mercato e nominare Mirco Caliari, ex Forza Italia, alla vice presidenza di Agsm. I vertici del partito, invece, vorrebbero Mattia Galbero, in area contiana, alla presidenza di Verona Mercato e Guido Cuzzolin, che fino ad oggi era stato alla guida di Acque Veronesi, alla vice presidenza di Agsm. Secondo indiscrezioni provenienti direttamente da palazzo Barbieri, Tosi sembrerebbe intenzionato a seguire le indicazioni del Consiglio. Questa scelta delegittimerebbe i vertici del Pdl, che sarebbero così ignorati nelle scelte che contano all’interno della politica locale. Se diversamente il sindaco dovesse dare ascolto ai capigruppo del Pdl, allora si potrebbe verificare una spaccatura all'interno della maggioranza con una possibile crisi della Giunta Tosi.

Le altre poltrone, diversamente, sono date per certe da tempo. Paolo Paternoster, attualmente alla guida di Amia, passerebbe alla presidenza di Agsm e sarebbe sostituito nell’azienda che gestisce lo smaltimenti dei rifiuti da Stefano Legramandi. Marco Gruberio dovrebbe essere diretto verso la poltrona di Agsm Energia, mentre Anna Leso, oggi vicepresidente di Agsm, e in area Brancher-Bonfrisco, dovrebbe essere nominata alla guida di Acque Veronesi. Per Amt sono poche le chances di riconferma per Massimo Mariotti, che Massimo Giorgetti non vuole che sia riconfermato, al suo posto l’ex An Germano Zanella.

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