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Martedì, 30 Aprile 2024
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Lavori per la Tav in città, Verona Domani: «Comune limiti i disagi». Pozzerle: «Andavano valutati prima»

Gli ex consiglieri Leso e Perbellini, e il consigliere della Settima Circoscrizione Carbon, attaccano l'Amministrazione, ma il presidente del Parlamentino replica punto su punto, sottolineando il lavoro di palazzo Barbieri e le mancanze dei predecessori

«Se l'amministrazione comunale non prenderà provvedimenti viabilistici al più presto, da metà settembre in poi sarà il delirio. Sono ben 3 gli asili nido (2 a Villa Buri e 1 nella frazione di Castiglione) coinvolti da questa situazione di "disagio viabilistico" che, con il ripartire delle scuole, saranno difficilmente raggiungibili da chi abita nei paraggi di Corso Venezia». 
Sono gli ex consiglieri comunali di Verona Domani Anna Leso e Daniele Perbellini, insieme all'attuale consiegliere di Settima Circoscrizione Alessio Carbon, a chiedere l'intervento dell'Amministrazione in merito al prolungamento dei lavori della TAV nella zona
I tre proseguono dicendo: «Non è la prima volta che i residenti preoccupati ci fanno presente il problema, esiste già un tavolo di dialogo permanente con la società appaltatrice, noi chiediamo al sindaco Damiano Tommasi di farsi vivo e prendere delle decisioni in merito per cercare di far pesare meno questo cantiere ai residenti che vivono uno stato di enorme disagio. Il suo modus operandi è troppo lontano dai cittadini e dai loro problemi». 
Gli esponenti di Verona Domani chiudono poi con una battuta: «A noi dispiace dover sempre richiamare l'attenzione del sindaco e della sua giunta ma questa città è lasciata allo sbando e all'incuria. Vorremmo evitare di trovarci nei mesi scolastici, con il freddo e le giornate corte che fanno da padroni, con la zona Sud della città intasata dal traffico. Speriamo che al rientro dalla lunga "pausa lavori" che si è concesso, il sindaco si degni di affrontare la problematica, perché in un anno e mezzo di amministrazione non l'abbiamo mai visto a San Michele». 

Parole quelle dei membri di Verona Domani, cui il presidente della Settima Circoscrizione Carlo Pozzerle (Partito Democratico) replica punto su punto, partendo dalla chiamata in causa del primo cittadino e da quanto fatto da chi ha le deleghe per questo ambito: «I rappresentanti in Circoscrizione Settima di Verona Domani chiedono al sindaco di seguire i lavori per la realizzazione della nuova linea ferroviaria alta velocità/alta capacità che interessa la zona est della città.
Rappresento che la delega alla mobilità del Comune di Verona è stata assegnata all’Assessore Tommaso Ferrari comprese quindi le problematiche relative alla viabilità nord-sud della linea ferroviaria a San Michele Extra. In questi mesi l’Assessore ha valutato le osservazioni della Circoscrizione e dei cittadini, ha trovato con le imprese le possibili soluzioni per limitare i disagi. Ha esercitato un lavoro di coordinamento tecnico costante e periodico tra uffici comunali, aziende responsabili del progetto e dei lavori; ha partecipato anche la Circoscrizione».

Pozzerle sottolinea poi come sia inevitabile che un'opera di queste dimensioni abbia un impatto sul territorio in fase di realizzazione, oltre si sarebbe dovuto intervenire in fase di progettazione per limitare ulteriormente i disagi: «Un’opera così importante, impattante sul territorio, era inevitabile creasse disagi di vario tipo che andavano valutati dal Comune nelle fasi di approvazioni del progetto, ben prima della fase di cantierizzazione. Chi ha la pazienza di leggere la voluminosa documentazione agli atti può rendersi conto della pregressa mancanza di valutazioni puntuali sui progetti da parte del Comune, per esempio sulla viabilità in fase di cantierizzazione oltre alle opere compensative.
Nella fase di progettazione, dove si poteva intervenire per migliorare la cantierizzazione, la maggior parte delle osservazioni sono state fatte dalla Circoscrizione, con i limiti strutturali e di conoscenza della stessa. Il precedente Consiglio comunale non ha fatto altro che prenderne nota e trasmettere al Ministero; un po’ poco».

Il presidente della Settima Circoscrizione illustra poi il lavoro svolto finora da palazzo Barbieri: «Concretamente invece, questa Amministrazione ha da subito concordato con il General Contractor e le ditte esecutrici dei lavori possibili soluzioni per creare il minor disagio ai residenti, alle circa 80 azienda agricole, alle attività produttive e alle scuole delle basse di San Michele, compreso motorini, mezzi agricoli e trasporto pubblico, mantenendo la frequenza.
Prima dell’inizio dei lavori per il prolungamento del sottopasso di via Bernini Buri sono stati attivati percorsi alternativi, presentati ai cittadini nelle assemblee pubbliche.
I lavori del sottopasso di via Bernini Buri, previsti a partire dai primi mesi del 2023, sono stati posticipati alla fine dell’anno scolastico, nel periodo feriale, per creare il minor disagio possibile alle famiglie. Il tempo di esecuzione dei lavori è ridotto a circa tre mesi».

Infine Pozzerle lancia una frecciatina all'opposizione: «Le recenti comunicazioni dell’impresa confermano che il sottopasso aprirà il 25 settembre, poco dopo l’inizio dell’anno scolastico. Le preoccupazioni sui disagi viabilistici ci sono, ma affermare che le scuole saranno difficilmente raggiungibili “al freddo e le giornate corte che la fanno da padroni” per chi abita nella zona sud di San Michele e viale Venezia è, allo stato attuale, frutto di considerazioni prive di elementi oggettivi».

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