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Contro il centro commerciale a La Cercola, Bertucco diffida il sindaco

Il consigliere comunale è pronto ad andare il Procura se non sarà revocata la delibera che ha riesumato 101 schede decadute del Piano di Interventi, tra cui quella del centro commerciale di Verona Est

La questione è sotto l'attenta valutazione dell'amministrazione comunale di Verona, ma il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comunale Michele Bertucco è pronto ad agire "nelle sedi appropriate contro i vecchi e gli attuali amministratori" se la delibera che ha riesumato 101 schede decadute del Piano di Interventi non sarà revocata. E tra le "sedi appropriate" c'è anche la Procura di Verona a cui Bertucco potrebbe segnalare la mancanza come una omissione e un abuso in atti d'ufficio. "La diffida che come Verona e Sinistra in Comune abbiamo inoltrato in questi giorni è già sul tavolo del sindaco Sboarina", ha scritto Bertucco.

A segnalare all'opinione pubblica la vicenda era stato lo stesso Bertucco ad agosto.

A marzo 2017 - ricorda Bertucco - il flop del Piano degli Interventi avviato nel 2012 da Tosi e Giacino era conclamato. Su 313 schede norma (ogni scheda è un progetto urbanistico proposto dai privati e approvato dal Comune), 97 erano già state dichiarate decadute dalla giunta negli anni precedenti per evidente mancanza di presupposti. Altre 128 schede si apprestavano a fare la stessa fine, essendo alla soglia dei 5 anni che ne prescrive la decadenza, in mancanza di una convenzione stipulata o di altri passaggi amministrativi. Accadde però che nel corso della discussione della Variante 22, un consigliere del Movimento 5 Stelle presentò un emendamento che proponeva, a certe condizioni, la possibilità di salvare alcuni progetti urbanistici. Sulla base di questa indicazione, la giunta Tosi dichiarò salve 101 delle 128 schede norma in via di scadenza. La Variante 22 risulta essere entrata in vigore il 17 marzo, 4 giorni dopo la decadenza automatica delle schede.

Ad accendere particolarmente il dibattito è una particolare scheda urbanistica tra le 101 riesumate, quella del contestato centro commerciale di Verona Est a La Cercola. "Un progetto economicamente e ambientalmente insensato e dannoso", aggiunge Bertucco, che indica all'amministrazione comunale le due vie che a suo avviso sono percorribili:

La prima è revocare in autotutela la delibera e non pensarci più - conclude il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune - La seconda è riprendere il percorso amministrativo per la riconsiderazione delle 101 schede indebitamente salvate. La differenza tra le due opzioni è che nel secondo caso si tratta di riformulare la Vas (Valutazione ambientale strategica) per tutti gli ambiti toccati; riaprire i termini delle osservazioni dei cittadini e ritornare in Consiglio con tutto il pacchetto di 101 schede norma indebitamente salvate.

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