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Lega: «Aumentate insicurezza e degrado». Zivelonghi: «Perpetua campagna elettorale»

Zavarise, Rando e Borchia, davanti a Palazzo Barbieri si sono fatti portavoce delle lamentele di alcuni cittadini. «Cassonetti pieni di immondizia e sono cresciuti vandalismo e aggressioni». L'assessora replica: «Solo slogan per raccogliere facili consensi»

Una città insicura e con problemi di degrado e decoro. Verona viene vista così dalla Lega che ieri, 24 aprile, si è ritrovata davanti a Palazzo Barbieri per contestare l'operato del sindaco Damiano Tommasi e della sua amministrazione.

Il consigliere comunale Nicolò Zavarise si è fatto portavoce delle lamentele di alcuni veronesi del centro e degli altri quartieri della città. «C'è gente che usa i giardini di Porta Nuova come bagno pubblico, sono tornati i mendicanti ai semafori e negli ultimi mesi sono aumentate le aggressioni e gli atti di vandalismo tra centro storico, stazione, stadio e Santa Lucia - ha detto Zavarise - E quello che preoccupa e sconcerta è che l'amministrazione su questi temi è totalmente assente. Non ha proprio la percezione del problema e siamo a zero sulle iniziative da parte della giunta nel voler affrontare la situazione. Le criticità vanno risolte. Questi sono temi all'ordine del giorno quotidiano e l'amministrazione deve dare delle risposte».

Ed il responsabile comunale della Lega Filippo Rando ha aggiunto: «I cassonetti pieni e sporcizia non sono un bel biglietto da visita né per i turisti né per i nostri cittadini. Decoro e pulizia della città sono peggiorati in questi mesi. Serve un'attenzione maggiore. E ci risulta che Amia abbia posto un problema legato alle risorse umane senza ottenere risposta. Cosa intende fare il sindaco Tommasi per riportare il decoro in città?»

«Raccogliamo la seria preoccupazione dei veronesi per l'insicurezza ed il degrado che caratterizzano centro e quartieri - ha concluso il segretario provinciale della Lega Paolo Borchia - Stiamo ascoltando, raccogliendo idee e proposte per proporre azioni concrete. Di certo porteremo all’attenzione del consiglio comunale una serie di iniziative volte a intervenire in maniera puntuale. E invitiamo l'amministrazione ad un deciso cambio di passo».

L'assessora alla sicurezza di Verona Stefania Zivelonghi, in risposta alle accuse leghiste, ha rimandato ai dati di Questura e Prefettura di Verona che non segnalano un particolare ed allarmante aumento dell'insicurezza reale dei cittadini di Verona. «Confido che i cittadini sappiano distinguere le posizioni di chi opera sulla sicurezza - ha detto Zivelonghi - da quelle di chi della sicurezza fa una perpetua campagna elettorale, basata su slogan e mirata a raccogliere facili consensi». E su Amia, l'assessora ha aggiunto: «Siamo talmente consapevoli che ci siano margini di miglioramento che siamo al lavoro per una nuova Amia».

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