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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Il "veronese" Alberti mega-capo della Sanit

L'ex dg dell'Azienda ospedaliera va verso la Direzione generale regionale

Si infittiscono le voci su chi sarà il prossimo mega Direttore Generale della sanità veneta. Ovvero colui che gli addetti ai lavori definiscono come il vero padrone della salute regionale. Ad occupare tale importante e strategica carica è stato fino adesso Giancarlo Ruscitti, cardiologo romano nominato nel dicembre 2006 al posto del dimissionario Franco Toniolo, poi finito in guai giudiziari. Scelto personalmente dall’allora Governatore Giancarlo Galan per avviare un nuovo capitolo in uno dei settori decisivi della politica del Veneto, Ruscitti ha visto succedersi durante il suo mandato ben 3 assessori alla Sanità, tutti leghisti. E si dice che i rapporti tra il manager romano e i vari Tosi, Martini e Sandri siano stati tutt’altro che all’insegna della collaborazione e della condivisione delle scelte sanitarie. Ruscitti, viene tutt’ora considerato un uomo ancora molto vicino a Galan (anche se c’è chi sostiene che negli anni vi sia stato un avvicinamento graduale e sempre più forte nei confronti del sindaco di Verona Flavio Tosi), e questo sembrerebbe giocare a suo sfavore per una eventuale riconferma. Per cui è già scattato il toto-nomine per la sua probabile successione. Ecco i nomi dei papabili eredi e prossimi “governatori tecnici” delle politiche sanitarie e sociali della regione. Valerio Alberti, manager molto conosciuto a Verona essendo stato direttore generale dell’Azienda ospedaliera scaligera nel periodo 2002-207, che è l'attuale coordinatore regionale dei direttori generali delle Ulss venete, vanta un ottimo rapporto con l’ex Governatore ed ha una parentela di peso, è il fratello del Sottosegretario alla Giustizia Elisabetta Casellati. Altro nome che circola è quello di Domenico Mantoan, ex dirigente dei Servizi sanitari a Palazzo Balbi e ora Direttore generale dell’Ulss 4 dell’Alto Vicentino. Mantuan fa riferimento alla donna forte del Pdl di Vicenza, l’eurodeputato Lia Sartori, ma è in ottimi rapporti anche con i vertici leghisti vicentini. Altre 2 province si contendono però il ruolo di super manager, vale a dire Treviso e Verona. Nella Marca si parla da tempo di Lino Del Favero, presidente di Federsanità Anci e attuale dg dell’Ulss 7 (a suo sfavore c'è però la recente polemica sul caso della rivista di proprietà proprio di Federsanità “Il Welfare d’Italia” accusata di aver pubblicato un intero numero dedicato a Zaia in piena campagna elettorale) e di Claudio Dario, responsabile dell’Ulss 9, considerato politicamente “bipartisan” per via degli ottimi rapporti sia con Galan sia con il sindaco di Treviso ed il numero uno della Liga Veneta Giampaolo Gobbo. Per quanto riguarda Verona sembrano essere invece ridotte al lumicino le possibilità del direttore generale dell’Ulss 22, il tosiano Alessandro Dall’Ora. D'altro canto la sanità a Venezia parla già veronese con Luca Coletto, proprio colui che dovrà decidere.

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