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Nuovo Governo. Ora in Veneto la Lega chiede l'autonomia, Tosi: "Programma irrealizzabile"

Mentre in area Lega si punta all'autonomia, Tosi sferra critiche: "Il programma di governo è irrealizzabile proprio nella parte che è servita per carpire il voto degli elettori, perché non verrà abolita la legge Fornero, non ci sarà la flat tax al 15%, né il reddito di cittadinanza"

Il nuovo Governo guidato dal premier Giuseppe Conte è ufficialmente nato, i ministri hanno giurato dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la XVIII legislatura può dunque avere inizio. Manca solo il passaggio formale della fiducia in Parlamento, fissato per lunedì, quando a sostenere la squadra di Governo dovrebbero arrivare i voti di Movimento 5 Stelle e Lega.

In queste ore si moltiplicano le prese di posizione da parte di molti noti esponenti della politica locale. Tra questi il Segretario Nazionale Łiga Veneta - Lega Nord Gianantonio Da Re e il Presidente della Liga Veneta Massimo Bitonci:

«Siamo soddisfatti per questo grandissimo risultato ma soprattutto orgogliosi della squadra leghista. - affermano i due esponenti leghisti veneti - È la prima volta che il Veneto è rappresentato da ben due Ministri e una trentina tra deputati e senatori. Per tutti noi è una grande soddisfazione festeggiare questo traguardo e vedere premiati i sacrifici di tantissimi anni di lavoro fatto sul territorio, per la nostra terra e la nostra gente.

Il merito va ovviamente al Segretario Federale Matteo Salvini che oggi, dopo infinite battaglie al nostro fianco, diventerà Ministro dell’Interno. Ora andiamo a governare. Ci aspettano sfide importanti e obiettivi necessari da raggiungere. Prima tra tutte l’Autonomia per il Veneto.

Adesso, grazie alla nomina dell’amica Erika Stefani il traguardo sperato in tutti questi anni sta per essere raggiunto come, anche, sarà fondamentale il Ministero della Famiglia guidato da Lorenzo Fontana per risolvere tutti i temi che a noi sono particolarmente cari».

governo lega movimento 5 stelle conte salvini di maio-2

Il Governo Conte - ph Today.it

Decisamente meno entusiastici i toni impiegati per commentare la nascita del nuovo esecutivo giallo-verde (qualcuno ci vede pure una "punta di nero") da parte dell'ex leghista e attuale consigliere comunale a Verona Flavio Tosi:

«Finalmente abbiamo un governo, - scrive in una nota l'ex sindaco veronese - anche se il Premier non è stato eletto dal popolo (ennesima contraddizione salviniana) e i due partiti di maggioranza avevano assicurato che mai si sarebbero alleati tra loro (una volta si chiamava spergiuro)».

Tosi si concentra poi su un altro suo cavallo di battaglia, puntanto dritto sulle difficoltà che ora il Governo Conte dovrà affrontare nel cercare di realizzare, non tanto e non solo le promesse elettorali, ma anche lo stesso ormai celeberrimo "contratto di Governo" che al suo interno indica in effetti molti obiettivi, ma fornisce ben poche spiegazioni circa il "come" raggiungerli e con quali coperture economiche:

«Il programma di governo è irrealizzabile proprio nella parte che è servita per carpire il voto degli elettori, - taglia corto Flavio Tosi - perché non verrà abolita la Fornero, non ci sarà la flat tax al 15%, né il reddito di cittadinanza. È giusto così, Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno i numeri in Parlamento, che vengano messi alla prova. Auguriamoci che non tentino davvero di devastare ulteriormente i conti pubblici, aumentando sconsideratamente il debito, altrimenti faremo la fine della Grecia che questa strada purtroppo l'ha già percorsa.

Il cambiamento vero in Italia ci sarà dopo che un fronte di persone pragmatiche, credibili e responsabili si unirà per affrontare le reali emergenze del Paese, - conclude con toni disincantati Tosi - cioè burocrazia, spesa e debito pubblico. Lavoriamo affinché ciò avvenga al più presto possibile».

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