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Gradimento di sindaci e presidenti di Regione: Zaia è secondo, Tommasi 62esimo

Per anni al primo posto, quest'anno il presidente del Veneto è stato superato da Bonaccini. Botta è risposta tra Fare! e PD per il risultato del sindaco di Verona

Luca Zaia non è più il presidente di Regione più gradito e tra i sindaci Damiano Tommasi è 62esimo in Italia. Ieri, 10 luglio, il quotidiano Il Sole 24 Ore ha pubblicato i risultati dell'indagine Governance Poll 2023, la rilevazione eseguita da Noto Sondaggi che misura il consenso degli amministratori locali.

Per anni, tra i presidenti di Regione, il veneto Luca Zaia è stato in testa a questa classifica, ma quest'anno il suo gradimento non gli ha permesso di salire sul gradino più alto del podio. Zaia è secondo anche se ancora con un apprezzamento molto alto. La sua popolarità è infatti al 68,5% e solo il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha una percentuale più alta (69%).

Più commentato è stato, invece, il risultato del sindaco di Verona Damiano Tommasi. Eletto con oltre il 53% delle preferenze dei veronesi, dopo un anno il suo gradimento è sceso al 51,5%, come si legge nella classifica de Il Sole 24 Ore.
«Sono lontani i tempi in cui Verona svettava nelle classifiche come amministrazione virtuosa - ha dichiarato Patrizia Bisinella, consigliera comunale di Fare! - Oggi siamo in fondo alla classifica italiana, al 62esimo posto su 87 posizioni censite. I veronesi, che solo un anno fa hanno votato Damiano Tommasi, si stanno già ricredendo e stanno comprendendo l’errore commesso. Del resto Verona tra sporcizia e topi, criminalità e baby gang, degrado e traffico è diventata invivibile». E il Partito Democratico ha replicato contestando il sondaggio, come già aveva fatto in passato quando la città era governata dal centrodestra. «Ciò che viene spacciato per un sondaggio ha poco le caratteristiche per esserlo - hanno detto il consigliere comunale Fabio Segattini, la segretaria cittadina del PD di Verona Alessia Rotta ed il segretaria provinciale del PD scaligero Franco Bonfante - Manca la nota metodologica, e come già mostrato da diversi analisti in passato, per essere valido richiederebbe un numero di interviste tali da dover costare, per le centomila interviste che renderebbero significativo il sondaggio, oltre mezzo milione di euro. Nessun cittadino veronese invece è stato interpellato. La memoria lunga e l’onestà intellettuale dovrebbero illuminare le opposizioni, se nel 2016 il sindaco Flavio Tosi era all’80esimo posto della stessa classifica. Anche la storia recente, quella scritta nelle urne elettorali, potrebbe risultare buona consigliera. Un anno e mezzo fa il sindaco di Imperia Claudio Scajola era all’ultimo posto in classifica, rivincendo pochi mesi dopo il comune con oltre il 60% dei consensi. Situazione simile a quella del sindaco Giordani di Padova, confermato ad ampia maggioranza. In ogni caso, anche se il sondaggio fosse attendibile (cosa che non è) il sindaco Tommasi rivincerebbe con il 51,5 per cento dei consensi, se si votasse oggi».

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