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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Giunta regionale: Giorgetti scaccia Coletto

Nel ballo di poltrone dell'esecutivo il Pdl potrebbe finire alla Sanit

La Sanità regionale potrebbe passare di mano. Nella ridiscussione della Giunta regionale che è in corso in queste ore, a rimetterci potrebbe rimetterci il veronese Luca Coletto.

L'assessore esterno leghista potrebbe infatti essere costretto a cedere il posto all'unico altro veronese che rientra nel novero dei designati a far parte dell'esecutivo. Dopo il giuramento, avvenuto stamattina, da ministro delle Politiche agricole dell'ex presidente regionale (Pdl) Giancarlo Galan il leader della Lega Umberto Bossi ha riconfermato: “In cambio noi vogliamo gli assessorati all’agricoltura in Veneto, Piemonte e Lombardia”.

Così in Veneto ora si stanno rivedendo scelte che erano già state fatte. Il primo a traslocare sarà Massimo Giorgetti (anche lui Pdl) che era stato indicato una settimana fa come assessore proprio all'agricoltura e che ora dovrà dire addio a mozzarelle e ogm per dedicarsi ad altro. A cosa? Qui viene il bello. Dato per scontato che il prossimo assessore all’agricoltura sarà il trevigiano Franco Manzato, a questo punto in molti nel Pdl regionale stanno già esternando, anche se per ora solo sottovoce, dubbi e perplessità.

Presidente, stesso numeri di assessori in giunta (i patti erano invece 7 per il Pdl e 5 per la Lega), deleghe pesantissime, come la sanità, il bilancio, l’ambiente e il turismo, e adesso anche l’agricoltura. Tutto in mano alla Lega. “Non sarà un po’ troppo?” Ecco che allora incomincia a prendere corpo il piano segreto degli ex-An. Già in fase di campagna elettorale molti osservatori ed esperti avevano previsto per  Massimo Giorgetti, poi risultato il candidato più votato in tutto il veneto, importanti e prestigiosi incarichi. Si era parlato di lui come Presidente del Consiglio regionale, o titolare di un assessorato di peso.

E se alla luce dei nuovi clamorosi ed inaspettati eventi questo assessorato fosse quello alla Sanità? Così il leghista Coletto finirebbe per dover lasciare l'incarico più pesante dell'esecutivo, da solo vale il 75 per cento del bilancio regionale, in seguito alle richieste del suo "capo" supremo.

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