Pasetto dopo il referendum: "Prepariamoci per le elezioni più brutte di sempre"
Il consigliere comunale analizza lo scenario politico scaligero, trovandovi diverse analogie con quello nazionale: "Qual è l'alternativa di Tosi a Verona? Analizzando il quadro che abbiamo davanti oggi, per noi veronesi si mette piuttosto male"
Il referendum del 4 dicembre avrebbe dovuto sbloccare lo stallo politico nazionale. Ora più che mai, risulta evidente come i sostenitori del "no" non avessero assolutamente idea di quali sarebbero state le conseguenze del voto in favore allo status-quo, o meglio detto, quale sarebbe stata l'alternativa a Renzi. E il contesto veronese è del tutto simile.
Così il consigliere comunale Giorgio Pasetto analizza lo scenario politico veronese dopo il referendum del 4 dicembre, che ha visto vincere il NO alla riforma voluta dal governo Renzi.
Qual è l'alternativa di Tosi a Verona? Analizzando il quadro che abbiamo davanti oggi, per noi veronesi si mette piuttosto male: a destra abbiamo una pletora di personaggi che fingono alleanze per acquistare peso politico ma che, a breve, si troveranno nella spiacevole situazione di dover decidere chi "eliminare" per scegliere un unico candidato sindaco. A sinistra, al contrario, sulla panchina dei candidati c'è il deserto. Su quel fronte si è decisamente più interessati a litigare che a mettere a punto una strategia in vista delle elezioni, ma più passa il tempo più il Pd rischia di presentarsi alle amministrative (a proposito: si presenterà?) con una scelta imbastita in tutta fretta. Il Movimento 5 Stelle, infine, qui a Verona non sembra crescere, anzi.... Se le premesse sono queste dovremmo prepararci per le elezioni più brutte di sempre.
Per Pasetto quindi va a delinearsi una situazione di incertezza e "povertà" politica per le prossime amministrative, molto simile a quella che sta caratterizzando il panorama nazionale.
