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Giorgetti agli scontenti Pdl "Siete l grazie al premier"

Il coordinatore regionale attacca chi nel partito chiede un passo indietro di Silvio Berlusconi

"Più che interrogare il partito dovrebbero interrogare se stessi". Così il coordinatore regionale del Pdl Alberto Giorgetti risponde alle critiche riportate a mezzo stampa da alcuni esponenti veneti del Popolo delle Libertà: "Ognuno deve fare i conti con la propria storia. Se sono lì è grazie a Berlusconi".

Il nocciolo del contendere è proprio la figura del premier. "Basta, tutto quello che emerge da questo universo Tarantini e dintorni di nani e ballerine offende profondamente il nostro lavoro e le imprese", ha dichiarato al Corriere del Veneto il presidente di Veronafiere Ettore Riello. Gli ha fatto eco l'assessore comunale Vittorio Di Dio: "Così non possiamo andare avanti", ha affermato. Per il parlamentare trevigiano Fabio Gava il premier avrebbe "perso la sua forza". Alberto Giorgetti non si scompone: "Io tutto questo stato di malessere nel partito non lo vedo - commenta - siamo un'organizzazione in cui c'è sempre stata libertà di pensiero, forse fin troppa".

Un partito che a livello locale vuole rinsaldare le fila anche attraverso una "crociera tricolore". Il 1 e 2 ottobre il piroscafo Italia della Navigarda, appositamente noleggiato, partirà da Riva del Garda per poi visitare tutte le sponde del lago. Un'iniziativa di partito aperta ai simpatizzanti, ma non solo. "Questa iniziativa è in onore del 150esimo anniversario dell'unità d'Italia - spiega Giorgetti - Una manifestazione di carattere culturale e con un significato anche politico. Ci ispiriamo al nostro senso di appartenenza a una patria comune. Ovvio che organizzare un'iniziativa di questo tipo in un momento così complicato è un atto di coraggio".

Il senso di appartenenza a una patria comune sembrerebbe comiugarsi poco con il grido "secessione, secessione" che si è alzato a Venezia da parte della base del Carroccio. La Lega Nord alleata col Pdl sia a livello nazionale, sia a livello locale. "Il partito di Bossi ci ha abituato a toni forti - commenta Giorgetti - devono tenere una base che ha una storia ben precisa riguardo alle rivendicazioni territoriali. Quando il Carroccio parla così non abbiamo grosse difficoltà. Noi parliamo alla nostra base in altro modo. Con questa crociera tricolore, per esempio. La nostra offerta è diversa e complementare a quella della Lega".

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