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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fusione Agsm-Aim, il candidato Sindaco Sboarina predica "calma e prudenza"

Il candidato Sindaco per il centrodestra Federico Sboarina non ha dubbi: "No al voto frettoloso. Non è una decisione da ultimo Consiglio. Sarà nei miei primi cento giorni"

Il progetto di fusione fra le due multiutility di Verona e Vicenza, Agsm e Aim, è arrivato al fotofinish e per l’approvazione resta un solo Consiglio comunale utile prima della decadenza del 26 aprile.

La fusione darebbe vita ad una società di 818 milioni di euro, per la quale però l’amministratore unico di Aim ha detto che sono ancora da definire il protocollo di fusione, lo statuto della nuova società e le valutazioni dell’advisor finanziario. Mentre il sindaco Pd di Vicenza, Achille Variati, ha annunciato una consultazione popolare per raccogliere il parere dei vicentini.

"Condivido il modello operativo vicentino, ponderato e prudente", ha detto il candidato sindaco del centrodestra, Federico Sboarina. "Su una questione così importante, Verona non può fare invece le cose alla leggera. Agsm è l’azienda comunale più importante, servono valutazioni e condivisioni tecniche: dalle corrette analisi finanziarie alla governance. Non sono cose che si liquidano a fine mandato con la spada di Damocle del 'treno perso'. Non si perde nessun treno, la bontà dell’operazione – se esiste – verrà colta anche dalla prossima amministrazione. Per quanto mi riguarda, mi impegno a mettere la questione fra le priorità dei primi 100 giorni, in modo da salvaguardare le opportunità commerciali e strategiche dell’azienda".

"È vero che Agsm ha bisogno di consolidare le sue performance e di fare massa critica sul mercato dell’energia, - conclude infine il candidato Sindaco Sboarina - ma una fusione frettolosa rischia di ripetere per Verona alcuni errori del passato, con trattative superficiali che non hanno prodotto risultati utili. Dai consiglieri comunali di vari schieramenti viene l’esigenza di poter decidere a ragion veduta, sulla base di pareri tecnici e professionali. Non si può fare un atto di fede sulla 'cassaforte cittadina'. Condivido questa perplessità dei consiglieri, che viene da vari schieramenti politici. È un fatto di buon senso, e nelle prossime settimane illustrerò ai veronesi gli aspetti tecnici della questione".

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