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Furti e rapine a raffica in città. Da Lega Nord e Fare! nuovi appelli al Governo

Gli ultimi episodi che si sono verificati nel Comune di Verona hanno scatenato la reazione dei politici veronesi, che provano a lanciare alcune iniziative per provare ad arginare questo fenomeno

I nuovi crimini messi a segno negli ultimi giorni a Verona hanno fatto scattare un nuovo campanello d'allarme e riunito politci divisi da tempo nella richiesta di provvedimenti urgenti a Prefettura e Governo. Così Paolo Tosato, Patrizia Bisinella e Flavio Tosi, un tempo compagni di partito nella Lega Nord, hanno alzato la voce per richiamare l'attenzione sui continui episodi di cronaca che vedono gli esercizi commerciali scaligeri. 

Ancora una rapina in una Farmacia e un'altra in un supermercato. Ormai assistiamo settimanalmente ad un vero e proprio bollettino di guerra. Una guerra messa in atto da delinquenti pronti a tutto nella totale indifferenza delle Istituzioni Cittadine. Avevamo già lanciato l'allarme il mese scorso affinché il Prefetto convocasse al più presto il comitato per la Sicurezza. Non siamo stati ascoltati. Ora lo faremo formalmente. È ormai evidente che farmacie e supermercati sono presi di mira in modo sistematico. Serve un piano d'azione straordinario per combattere questo fenomeno. Presenteremo, inoltre, un'interrogazione parlamentare per sollecitare un intervento del Ministero degli Interni affinché metta a disposizione altro personale per le forze dell'ordine a Verona. Le rapine, i furti nelle abitazioni e gli episodi di criminalità stanno aumentando di giorno in giorno.
I criminali sanno di poterla fare franca grazie agli svuota carcere e alla depenalizzazione dei reati promossi dai Governi Letta e Renzi. La situazione è grave e chi ha la responsabilità di intervenire dovrebbe farlo al più presto, senza perdere altro tempo prezioso.

Così il segretario cittadino del Carroccio Tosato, al quale fa eco la senatrice di Fare!, che nella giornata di martedì, nella sala stampa della Camera, ha presentato il proprio pdl relativo a furti e rapine in abitazioni ed esercizi commerciali.

Carcere immediato e zero sconti: è giunto il momento che lo Stato tuteli davvero il cittadino con un deciso inasprimento delle pene nei confronti di chi infrange la legge.
Chiediamo che il furto in casa e in negozio diventi una fattispecie autonoma di reato. Un adeguato livello di sicurezza rappresenta non solo un diritto, ma anche un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Questo genere di reati negli ultimi anni sono raddoppiati e sempre più spesso ormai sfociano in violenze. Il progetto di legge va a modificare sia il codice penale sia il codice di procedura penale: l'obiettivo è di creare un giusto compromesso tra la prevenzione e la repressione. Punto centrale è la stretta sulla concessione degli arresti domiciliari, alla quale si accompagnano uno stop ai permessi premio, agli sconti di pena e ai benefici per chi si trova in carcere per furti e rapine in negozi ed esercizi commerciali. In sede processuale le 'attenuanti' non potranno mai essere ritenute equivalenti o superiori alle 'aggravanti'. Per il furto in casa abbiamo previsto un aumento nel minimo edittale, da uno a tre anni, e nel massimo, da sei a dieci, con l'aggiunta di pene pecuniarie triplicate. Per la rapina, dagli attuali tre anni a quattro, col massimo della pena pecuniaria: dagli attuali 2065 euro a 10 mila. 

Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Verona e segretario di Fare! Flavio Tosi, che chiede a sua volta pene più severe per gli autori di questo tipo di crimini. 

Chiediamo anche lo stop all'applicazione del 'fatto di lieve entità' per la violazione di domicilio. Ciò riguarda sia l'abitazione che l'attività commerciale e professionale. Puntiamo alla modifica in senso restrittivo dell'arresto in flagranza di reato attraverso l'eliminazione della clausola che esclude il carcere qualora sussistano determinate 'attenuanti', che evidentemente puniscono due volte il cittadino onesto. Condividiamo la proposta di allargare il concetto di legittima difesa ma è prioritario affrontare il problema a monte, tenendo in galera i delinquenti, in modo che non continuino a sentirsi impuniti e che non continuino a entrare nelle nostre case.

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