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Politica Bussolengo / Piazza XXVI Aprile

Bussolengo, frase sessista in consiglio comunale. Bassi: "Da condannare"

Barbara Setti ha accusato i consiglieri comunali di maggioranza di essere piegati a 90 gradi politicamente di fronte al sindaco. La risposta del consigliere Ferrari: "Per natura, a 90 gradi ci si mette più lei"

Ci ha messo qualche giorno per uscire dall'aula del consiglio comunale di Bussolengo e diventare argomento di discussione, prima nel paese e poi anche al di fuori di Bussolengo. Nel consiglio comunale di lunedì 12 febbraio, un'accesa discussione tra la consigliera di minoranza del Movimento 5 Stelle Barbara Setti e il consigliere comunale di maggioranza Tiziano Ferrari è degenerata.

Anche in altre occasioni, nei consigli comunali precedenti, i due consiglieri si erano beccati. Di fronte al linguaggio enfatico della consigliera Setti, Ferrari aveva spesso risposto per le rime, senza mai eccedere. Lunedì 12 febbraio, invece, non c'è riuscito. Rivangando un vecchia provocazione, in cui la consigliera Setti descriveva i consiglieri di maggioranza come asserviti al volere del sindaco Paola Boscaini, piegati a 90 gradi di fronte al sindaco, Ferrari si è rivolto alla Setti dicendo che "per natura, a 90 gradi ci si mette più lei di me". Un chiaro riferimento sessista, subito sottolineato dai consiglieri di minoranza Stefano Ceschi e Giovanni Amantia e minimizzato da due donne della giunta, l'assessore all'urbanistica Annalisa Scaramuzzi e dallo stesso sindaco Paola Boscaini.

Difficile però che il fatto rimanesse chiuso nell'aula del consiglio. Le assisi infatti sono riprese e si possono vedere in diretta attraverso il sito del Comune di Bussolengo oppure nei giorni successivi tramite le registrazioni conservate sempre nel sito istituzionale del Comune (il consiglio comunale del 12 febbraio è disponibile qui).

E come cittadino di Bussolengo e consigliere regionale è intervenuto anche Andrea Bassi di Centro Destra Veneto.

Non è possibile stare zitti di fronte a quanto affermato dal consigliere comunale Tiziano Ferrari - ha scritto Bassi - Queste tristi cadute di stile vanno fermate anche perché, diversamente, il rischio è di abituarcisi e pensare che rappresentino la normalità. Che grado di bassezza abbiamo raggiunto? Che esempio viene dato ai giovani e a tutti i cittadini? Le parole, per fortuna, sono state immediatamente condannate dai colleghi di opposizione ma sono rimasto basito dalla mancata reazione da parte degli esponenti femminili presenti in aula. Questo atteggiamento rende il tutto ancora più nauseante. Un conto è accusare qualcuno di essere a novanta gradi politicamente, un conto è farlo solo perché l'altra è donna. Qui siamo giunti davvero ad un punto di non ritorno.

Dal canto suo, il consigliere Terzi si è poi scusato per la frase infelice pronunciata. 

Non avrei dovuto reagire alla provocazione della consigliera, scendendo al suo livello, ma questo non giustifica la mia frase infelice. Purtroppo da cinque anni assistiamo in Consiglio comunale a espressioni durissime, con accuse pesanti, anche personali, nei confronti dei consiglieri di maggioranza. Ciò non toglie che ho sbagliato a replicare con quei toni al consigliere Setti. Non volevo, inoltre, risultare offensivo nei confronti delle donne, di cui ho massimo rispetto.

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