Alzheimer, Franchetto: "Regione decida che linea tenere su sentenza Cassazione"

"Con questa interrogazione non esprimo nessun giudizio di merito, a chi tocca o non tocca pagare le rette di un malato di Alzheimer. Ma voglio suonare un campanello d'allarme, perché non si può far finta che le sentenze non esistano. E se poi le sentenze diventano norme da rispettare, come potrebbe essere in questo caso, non possiamo dire che non lo sapevamo. La Giunta rifletta per bene e ci dica come intende comportarsi". Così il capogruppo regionale di Italia dei Valori Gustavo Franchetto commenta l'interrogazione da question time, depositata oggi, sulla sentenza della Cassazione che ha sancito il principio, per i malati di Alzheimer, che i costi per ricovero e assistenza sono tutti a carico del servizio sanitario nazionale, dato che questa patologia non consente di fare distinzione tra spese per la cura e spese per l’assistenza.

"La Regione deve riflettere su questa sentenza. Se i familiari delle persone malate di Alzheimer – ipotizza Franchetto - decidessero tutti di fare ricorso, ci si troverebbe nell'impossibilità economica di sostenere tutti i rimborsi. È evidente. Quindi la Giunta chiarisca, anche al suo interno, tra Zaia e gli assessori, che linea vuole tenere. Se, come credo, deve rispettare questa decisione della Cassazione, bisogna partire già dal bilancio 2013 ad alimentare il fondo per la non autosufficienza con risorse tali da poter coprire i bisogni che si potrebbero presentare".

"In Veneto – ricorda Franchetto - nell’ultimo ventennio la speranza di vita è aumentata di circa 5 anni. Gli anziani sono quasi il 20% della popolazione, ma nel 2021 saranno il 22,5% e nel 2031 il 26,5%. Quindi le problematiche sanitarie, sociali ed assistenziali connesse con l'Alzheimer saranno logicamente destinate ad aumentare".