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Auto storiche, ridotta al 25% tassa regionale. Bozza: «Sostegno a settore che è patrimonio culturale»

Accolta la proposta dei consiglieri regionali di Forza Italia che hanno anche chiesto sostegni finanziari alle rette nei centri di servizio, pubblici e privati, compresi gli istituti religiosi, e un piano finanziario per lo sviluppo e la riqualificazione degli impianti sportivi

Si è conclusa con l'approvazione da parte del consiglio regionale la sessione sul bilancio 2023-25 del Veneto ed i consiglieri di Forza Italia sono soddisfatti per l'accoglimento della proposta di ridurre al 25% la tassa automobilistica regionale sulle auto storiche. Richiesta presentata dal consigliere veronese Alberto Bozza insieme con la collega Elisa Venturini. «La riduzione della tassa automobilistica al 25% sui veicoli storici - ha commentato Bozza - è certamente un sostegno concreto ai tanti collezionisti veneti e a un settore che è patrimonio culturale, di creatività e di design, traino anche di turismo ed economia. Settore però a rischio depauperamento e lenta sparizione, perché conservare un veicolo storico ha enormi costi burocratici e di manutenzione».

Ma la riduzione della tassa automobilistica per i veicoli storici non è stato l'unico contributo di Forza Italia al bilancio del prossimo anno. Sono stati anche ottenuti un sostegno finanziario alle rette nei centri di servizio, pubblici e privati, compresi gli istituti religiosi, e un piano finanziario per lo sviluppo di nuovi impianti sportivi nei comuni veneti ancora scoperti e per il miglioramento e la riqualificazione degli impianti esistenti. «Nel 2022, i centri di servizio hanno pagato oltre il 70% in più di luce e gas rispetto al 2021 - ha spiegato Bozza - L’aumento dei costi, e quindi delle rette, ricade sugli ospiti anziani non autosufficienti e sulle loro famiglie, o sui Comuni che si accollano il costo della retta nelle situazioni di indigenza. Il sistema di assistenza insomma rischia di saltare, necessario quindi intervenire finanziariamente, auspichiamo in tal senso che la Regione possa sollecitare anche Parlamento e Governo. E sugli impianti sportivi già oggi in Veneto c’è un’offerta sicuramente importante, ma ci sono zone scoperte ed altre dove gli impianti vanno riqualificati. E il monitoraggio della banca dati impianti sportivi della Regione ci può aiutare a intervenire. Nel 2021 sono stati stanziati 50mila euro su questo capitolo di spesa, ma è chiaro che nel 2023 servirà uno sforzo ulteriore».

Infine, Bozza e Venturini hanno chiesto alla Regione di monitorare annualmente tramite Arpav il rispetto dei parametri ambientali delle ditte che gestiscono le discariche, con particolare riferimento a quella car fluff che sorgerà a Sorgà.
E sono stati anche approvati i sostegni alle associazioni combattentistiche, d'arma e forze dell'ordine per l’organizzazione di manifestazioni, raduni, cerimonie; e i sostegni e alle pro loco per incentivare l’organizzazione di progetti di interesse culturale ed identitario.

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