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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Borgo Roma / Via del Pestrino

Dal recupero di Forte Santa Caterina nasceranno un «nuovo grande parco per la città» e il Polo Social Housing

A marzo le demolizioni e la chiamata verso le realtà terzo del settore per partecipare alla co-gestione dgli ambiti che animeranno il nuovo polo: «Un ampio polmone verde e la realizzazione di un quartiere caratterizzato dal social housing, luogo di residenza e di lavoro senza barriere architettoniche»

Dal Comune di Verona fanno sapere che è stato approvato il masterplan definitivo per il recupero di Forte Santa Caterina, con le nuove funzioni che «rispettano l’habitat naturalistico e rigenerano l'area in modo integrato». Una visione che, si legge in una nota di Palazzo Barbieri, «prescinde dai volumi a favore dell’inclusività, per un’area vivibile da tutta la comunità». Rispetto alle precedenti proposte, viene poi sottolineato, la superficie edificata «passa da 16.300 metri quadrati a 4.600». La fine dei lavori è prevista «entro marzo 2026».

Per il recupero dell'area di Santa Caterina al Pestrino l'amministrazione comunale scommette dunque su «una rigenerazione urbana innovativa che valorizza il verde e l’inclusione sociale». La prospettiva è infatti quella di realizzare «un polo "europeo" e sostenibile, per una città che guarda al futuro anche sul fronte della progettazione urbana». Nella giornata di mercoledì 13 dicembre è stata presentata la versione definitiva del masterplan con le nuove funzioni che, rispetto al progetto redatto nel 2021, risulterebbero «più coerenti con il contesto ambientale e naturalistico in cui si inserisce oltre che con le specifiche mission del bando Pinqua e del Pnrr relative all’housing sociale».

Video ufficio stampa Comune di Verona

Da Palazzo Barbieri viene quindi rivendicato «un cambio significativo, che valorizza in modo importante la quota verde, circa 76 mila metri quadrati in riva all’Adige, e diminuisce quella edificata, che passa da 16.300 mila a 4.600 metri quadrati». Il cosiddetto Polo Social Housing, chiarisce ancora la nota del Comune, è stato studiato in modo tale da «consentire alle persone con diverse fragilità che trovano alloggio nella parte dell’housing sociale formata da 20 unità abitative di poter essere occupate nelle diverse attività previste, che saranno investimenti orientati agli obiettivi di inclusività e integrazione».

In base a quanto è stato spiegato in sede di presentazione del progetto, la gestione delle attività all’interno della vasta area sarà frutto di un processo di partecipazione pubblico. Si tratta in tal senso di un’altra novità, sempre in linea con la volontà dell’amministrazione di «attuare, laddove possibile, percorsi di confronto, ascolto e partecipazione nei progetti di interesse collettivo». Proprio nei mesi prossimi partirà quindi una call rivolta ai soggetti interessati e a tutte le realtà del terzo settore che vorranno compartecipare alla visione organica dell'area. «Elemento fondamentale dell’area resta la quota a verde, - sottolinea ancora la nota del Comune di Verona - che con il nuovo masterplan sarà valorizzata e resa più fruibile da tutta la cittadinanza, nell’ottica di rendere Forte Santa Caterina un luogo aperto e vissuto da tutti per tutto il tempo dell’anno». Dal Comune viene poi assicurato che «nel grande bosco di 76 mila mq saranno creati percorsi ciclabili e pedonali, orti urbani e un grande parco della biodiversità, l’arena all’aperto per spettacoli e manifestazioni».

Quanto alle tempistiche, da Palazzo Barbieri hanno fatto sapere che sono già terminate le indagini ambientali e di rischio bellico ed ora il masterplan definitivo permette di procedere con le successive fasi progettuali, con l'obiettivo di finire i lavori entro il 31 marzo 2026. I primi cantieri a partire dalla prossima primavera saranno quelli per le demolizioni, quindi si procederà in parallelo con gli scavi e l’edificazione delle abitazioni di social housing e con il restauto del Forte. Il progetto, secondo quanto riferito dal Comune di Verona, è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, poi inserito nel Pnrr, con 15 milioni di euro.

Forte Santa Caterina, stato attuale e progetto : Foto rendering ufficio stampa Comune di Verona

«Basta guardare le slide del "prima" e "dopo" per capire come la scelta dell’amministrazione sia quella di valorizzare la parte naturalistica e integrarla al contesto cittadino, depavimentando circa 10 mila metri quadrati di edificato esistente a favore del parco urbano - ha detto l’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica Tommaso Ferrari -. L’integrazione passarà anche attraverso i percorsi ciclopedonali, tra questi quello che unirà Forte Santa Caterina a Forte San Francesco e quindi al centro città. La sfida della rigenerazione urbana innovativa sarà accompagnata da quella della gestione degli spazi e delle attività, per quale nei prossimi mesi partirà una fase di ascolto con tutti gli stakeholders per raccogliere idee e proposte da tradurre in progetti organici».

L’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni ha poi spiegato: «Social Housing significa case per chi è fragile, abitazioni totalmente sostenibili e senza barriere architettoniche e quindi accessibili a tutti. Peculiarità del progetto è che le diverse fragilità saranno inserite in occasioni di occupabilità. Puntiamo a far di Forte Santa Caterina un polo vivo, di stampo europeo, un luogo davvero attrattivo, non solo per chi al suo interno troverà un’occupazione ma anche per i veronesi e le famiglie, grazie alle diverse proposte di iniziative e attività che si verranno avviate».

Per la progettazione, secondo quanto è stato anticipato dal Comune di Verona, sono in campo tre studi specializzati che si concentreranno sugli altrettanti ambiti di intervento, ovvero spazi aperti e polo costruito, polo social housing, restauro e rifunzionalizzazione del Forte.

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