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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rinvio festival areniano, La Paglia: «Mettere a disposizione di altri organizzatori quel palco»

Dopo l'annuncio che la prossima stagione lirica in Arena si terrà nel 2021, arrivano le proposte di Pd e Traguardi, La Paglia: «La nostra Arena è un grande tesoro di per sé, anche a capienza limitata, valorizziamo ciò che abbiamo. Serve unire le forze e le risorse»

«La stagione lirica così come si svolgeva dal 1913 quest'anno non ci sarà. Il Virus ha fermato anche lei. Eppure lo spettacolo può vivere. Simbolicamente si proverà ad andare in scena con il palco al centro e con il distanziamento fisico per coro, orchestra e pubblico. Capienza massima 3.000 persone. Per ora per dieci spettacoli. Il Festival Areniano è uno degli eventi simbolo della nostra città, sacrificati in questo 2020». Questo il commento della consigliera comunale Pd Elisa La Paglia alla luce dell'annuncio fatto ieri dalla sovrintendente Cecilia Gasdia, a fianco del sindaco di Verona e presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina, circa il rinvio al 2021, causa emergenza coronavirus, del festival lirico previsto in origine, come sempre, per quest'estate.

«Il pensiero è a quei lavoratori stabili che hanno stretto i denti in questi anni, - ha quindi aggiunto la consigliera del Pd Elisa La Paglia - e ancor di più ai 1.000 lavoratori stagionali che quest'anno non avranno un lavoro e un'entrata su cui hanno sempre potuto contare, 1.000 professionalità da non perdere affinché nel 2021 possa esserci il Festival oggi annunciato. Ma ci sono anche tutte le attività vicine all'anfiteatro che non beneficeranno dell'indotto proveniente dal pubblico, dai ristoratori ai lavoratori del trasporto privato per citare due casi su tutti. Diciamocelo chiaramente: i fondi pubblici (11,2 milioni dallo stato e 670.000 dalla regione), sebbene confermati, non bastano nemmeno per gli stipendi e le spese fisse di Fondazione. Servono anche gli incassi degli spettacoli o ulteriori risorse. - ha sottolineato quindi la consigliera comunale del Pd a Verona Elisa La Paglia - Allora per cercare di trovare risorse per Fondazione e sostenere i posti di lavoro del mondo dello spettacolo, in questa tragica situazione, vorrei invitare Fondazione e il sindaco a valutare di sostenere lo spettacolo dal vivo mettendo a disposizione di altri organizzatori quel palco e le autorizzazioni sanitarie che mi auguro arrivino presto».

«Ovviamente i costi folli che Arena extra faceva pagare non sono oggi sostenibili, - ha poi aggiunto l'esponente dem veronese Elisa La Paglia - deve andare incontro alle società organizzatrici vista la situazione e la nuova capienza ma abbiamo un anfiteatro romano da 3.000 posti con moltissimi possibili ingressi. La nostra Arena è un grande tesoro di per sé, anche a capienza limitata, valorizziamo ciò che abbiamo. Come per altri progetti che ho presentato in queste settimane, - conclude quindi Elisa La Paglia - serve unire le forze e le risorse per sostenere il lavoro e attività di chi oggi è più colpito. Servono sinergie, dipendiamo gli uni dagli altri».

Sul tema dell'annullamento/rinvio della stagione areniana prevista quest'estate, è intervenuto anche il movimento civico di Traguardi, con il suo presidente Pietro Giovanni Trincanato: «La notizia dell'annullamento della stagione areniana non è certo un fulmine a ciel sereno, anzi - commenta Pietro Giovanni Trincanato - e forse si poteva comunicare con maggiore preavviso, per rispetto a spettatori e operatori turistici. Sarà un anno difficile per il nostro ente lirico, inutile nasconderlo, ma pensiamo che questa emergenza possa fare da sprone per sperimentare nuove idee, trasformando davvero Verona nella città della musica. Non si possono organizzare grandi eventi fino a nuovo ordine? Immaginiamo un festival diffuso, piccoli concerti in giro per la città, per evitare assembramenti ma offrire, al contempo, un programma ricco sia a veronesi rimasti in città che ai visitatori. La prima funzione delle fondazioni lirico-sinfoniche è "favorire la formazione musicale, culturale e sociale della collettività nazionale": quale miglior modo per mettere questo patrimonio di sapere e talento artistico al servizio della città?».

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