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Foibe, Sboarina si scaglia contro l'Anpi. Bertucco: «È censura preventiva»

Il sindaco "minaccia" l'associazione: «Se l’incontro si dovesse tenere in questi termini, valuterò la congruità della permanenza in uno spazio comunale». E il consigliere replica. Dure parole anche di FN su un incontro che si terrà lunedì

Poco dopo il "Giorno del Ricordo" celebrato il 10 febbraio, scoppia nuovamente la polemica sulla questione storica legata alle Foibe. 
A scatenare lo scontro sono due incontri: quello organizzato per il 15 febbraio dall'Anpi di Verona e dal titolo "Foibe: l'importanza di un'analisi approfondita" e quello invece promosso dal Potere al Popolo per la serata di lunedì con la presenza della ricercatrice storica goriziana Alessandra Kersevan "Io ricordo... Tutto!". 

Sul primo è addirittura intervenuto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, il quale ha duramente contestao l'Anpi scaligera, minacciando anche di valutare togliere lo spazio comunale all'associazione partigiani: «Come hanno già fatto altre sezioni Anpi, adesso anche quella di Verona interviene sulle foibe. E lo fa con un convegno che domani darebbe una versione riduzionista e giustificazionista della tragedia italiana ai nostri confini orientali. Se così fosse, sarebbe un’operazione inaccettabile che non ha nulla del confronto e della ricostruzione storica, ma è solo una mossa per sporcare le celebrazioni del ‘Giorno del Ricordo’. Inaccettabile proprio perché non rispetta i morti e gli esuli istriani e giuliani, ma non rispetterebbe nemmeno le parole di Mattarella che ha parlato di ‘capitolo buio della storia nazionale e internazionale … e di braccio violento del regime comunista’.
Mentre tutto il paese commemora le vittime, a Verona si vorrebbe dare fiato a posizioni e pubblicazioni pretestuose. Se l’incontro si dovesse tenere in questi termini, valuterò la congruità della permanenza in uno spazio comunale di una associazione come l’Anpi, che utilizzerebbe il sostegno pubblico per propagandare messaggi contrari alle legge e alla pacificazione nazionale». 

Una posizione molto dura quella del primo cittadino, che ha trovato l'immediata replica del consigliere comunale per Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco: «In un comune che sempre più vive una deriva di estrema destra il sindaco Sboarina non trova di meglio che minacciare l'Anpi.
Il sindaco Sboarina attacca l’Anpi di Verona che ha promosso un convegno sulle foibe e lo fa non contrastando i contenuti, ma minacciando di togliere la sede all’associazione dei partigiani.
È una censura preventiva quella del sindaco, che probabilmente non gradisce che sul tema delle foibe, l’Anpi possa organizzare un convegno e “un momento di confronto di carattere storico, sul confine italo-sloveno; confine situato in una regione da sempre multietnica e plurilinguistica e interessata da conflitti precedenti la Seconda guerra mondiale.
Con l’intervento di Federico Tenca Montini, dottore di ricerca presso le università di Zagabria e Teramo”.
Ormai è evidente che il sindaco è ostaggio degli estremisti di destra (per non dire fascisti) presenti nella sua maggioranza».

In relazione al secondo incontro invece è intervenuta Forza Nuova che, tramite le parole di Castellini e Amedeo, ha a sua volta "minacciato" di intervenire, se l'amministrazione comunale non prenderà provvedimenti: «Alessandra Kersevan a Verona in una sala comunale? Mai! È vergognoso ed inaccettabile che uno spazio comunale venga concesso ad una sedicente storica che va ripetendo che “nella foiba di Basovizza non è mai stato infoibato nessuno” e che invece è “tutta propaganda”. O il Comune revoca la concessione di quella sala o ci penseranno i Patrioti ad impedirlo!». 

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