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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Spaccio e prostituzione, Tosi: "I controlli li facciamo ma le leggi sono inadeguate"

Il primo cittadino di Verona interviene su due problematiche spinose che tormentano i veronesi, ossia il traffico di sostanze stupefacenti e il mercato del sesso presenti in alcune zone della città

I controlli della Polizia Municipale per spaccio di droga e prostituzione, a Verona, nella zona della Terza Circoscrizione come nelle altre, ci sono: quelle che mancano sono le leggi dello Stato per stroncare questi fenomeni. Tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2015 sono stati 508 i verbali realizzati dalla Polizia Municipale in violazione all'art. 28 del Regolamento di Polizia Urbana, unico strumento giuridico per contrastare la prostituzione su strada, fenomeno che ha avuto un decremento nell'ultimo anno, proprio e solamente grazie ai continui interventi ed allontanamenti delle donne dalla strada”. Lo ricorda il Sindaco Flavio Tosi.
“La zona della Stazione e del quartiere stadio – aggiunge – è sorvegliata giornalmente da pattuglie della Polizia Municipale, che hanno competenza in materia di sicurezza urbana, con equipaggi dei Reparti Territoriali, Motorizzato e dei Vigili di Quartiere e i controlli si estendono anche alle aree del maxi condominio "Palladio" già teatro di numerosi interventi e di sequestri dell'autorità giudiziaria. Non esiste nessuna norma statale o regionale al riguardo per tutelare i residenti e questo va ricordato a quei cittadini che raccolgono firme e che dovrebbero inviarle a Roma. Molti clienti delle prostitute (alcune italiane) sono veronesi e pagano le sanzioni previste dal regolamento comunale di 450 euro. Alcune ragazze sono rumene, cioè cittadine comunitarie, e per loro le norme attuali non permettono espulsioni o procedimenti amministrativi di allontanamento. E inoltre neppure le ragazze denunciano i loro sfruttatori. In tutto questo panorama, i controlli della Polizia Municipale (esclusa peraltro dai benefici economici come forza dell'ordine dagli 80 euro mensili del Governo Renzi) proseguiranno anche per l'anno 2016”.
“Per quanto riguarda lo spaccio – continua il Sindaco – sono numerose le attività di tutte le forze dell'ordine, con arresti e sequestri di droga ma anche in questo caso, occorre prevedere sanzioni più pesanti e non "svuota-carceri"...per cui la raccolta di firme va sempre indirizzata a Roma. Nella zona della stazione, inoltre, sono stati allontanati e sanzionati per i bivacchi decine di rom, dediti all'accattonaggio e allo sfruttamento di donne e disabili. Anche in questo caso dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 sono state 2421 le sanzioni effettuate a soggetti di etnia rumena, nessuna di queste pagata. Oltre 300 i provvedimenti prefettizi di allontanamento ma tutti costoro sono rientrati in Italia dopo essersi semplicemente presentati al Consolato italiano in Romania, come consentono le nostre leggi e nessuna sanzione è prevista per costoro che ritornano nel nostro territorio nazionale”.
Quello che serve – conclude il Sindaco – sono modifiche alle leggi nazionali che rendano i provvedimenti di contrasto allo spaccio di droga e alla prostituzione realmente efficaci, non ridicolmente inutili come le grida manzoniane”.

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