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Hollywood Party su ghiaccio al Teatro Romano: la vicenda finisce in Parlamento

Fa discutere la decisione della Giunta comunale veronese di approvare la concessione a un singolo cittadino del Teatro Romano per organizzare una festa privata con tanto di pista del ghiaccio da installare. Il Pd grida allo scandalo e il Deputato M5S Fantinati promette battaglia

La Giunta comunale di Verona ha approvato, dopo una prima bocciatura arrivata lo scorso aprile, la concessione a un privato cittadino del Teatro Romano per l'installazione di una pista del ghiaccio dal 24 settembre al 1° ottobre, periodo durante il quale dovrebbe svolgersi una sorta di "festa privata". Si dovrebbe trattare di un evento riservato e in qualche modo connesso con l'Opera on Ice che si terrà in Arena.

Ma l'intera vicenda ha inevitabilmente scatenato un vero vespaio di polemiche, a cominciare dal Deputato del Movimento 5 Stelle Mattia Fantitnati, il quale promette battaglia in Parlamento e spiega: "Concedendo il nulla osta all'utilizzo del Teatro Romano per una settimana, da parte di una azienda privata, il Comune di Verona mostra ancora una volta quanto sia interessato a far cassa, invece di salvaguardare e rispettare il patrimonio inestimabile veronese. L'evento privato prevede addirittura l'installazione di una pista di pattinaggio, rischiando cosí, di creare eventuali danni alla struttura romana. Mi chiedo dove sia la Sovrintendenza in tutto ciò e che cosa aspetti a non permettere tale evento. Sicuramente faró il possibile, entro tempi brevissimi, per presentare in Aula una interrogazione parlamentare in merito a questa vicenda."

Sulla stessa lunghezza d'onda si era espresso nella giornata di venerdì 26 agosto anche il Capogruppo Pd in Consiglio comunale Michele Bertucco: "Sbaraccare il teatro Romano (la pista del ghiaccio occuperebbe proprio la zona del palcoscenico e della platea) non è cosa da poco. Secondo gli uffici i soli costi di disallestimento ammontano a 10 mila euro, e bisogna cominciare i lavori 14 giorni prima, il che richiede, tra l’altro, di revocare l’evento Tocatì del 19 settembre. L’ufficio Edilizia Monumentale ribadisce poi che occorre prevedere la chiusura del Museo Archeologico per i giorni 12-13-14 settembre, evidentemente però vale il motto secondo cui per tutto il resto c’è Mastercard”.

Ma al di là delle polemiche, il Capogruppo del Partito Democratico ricorda inoltre che gli stessi pareri pronunciati dagli uffici competenti sono in merito all'iniziativa piuttosto chiari: "Nel sottolineare che tale evento non è uno spettacolo aperto al pubblico, bensì una festa privata all’interno di un monumento vincolato, si osserva che la trasformazione in pista di ghiaccio di un sito archeologico così delicato e bisognoso di restauro quale il teatro romano apparirebbe in forte contrasto con la sensibilità dimostrata dall’Amministrazione nel promuovere e gestire la ristrutturazione del Museo Archeologico”. Un ristrutturazione quella del Museo Archeologico importantissima, ma che tuttavia, puntualizza in chiusura lo stesso Michele Bertucco, "non è stata promossa da questa Amministrazione".

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