Striscione leghista a Montorio. M5S: "Il castello è stato deturpato e offeso"

La Lega Nord non ha rispettato le regole e ha deturpato il Castello di Montorio. Questa è in sintesi la critica del deputato veronese del M5S Mattia Fantinati dopo che uno striscione con la scritta "Forza Capitano! Verona" è stato appeso lo scorso 9 luglio, durante la presentazione del libro del leader leghista Matteo Salvini. 

"Il Castello di Montorio deturpato e offeso da uno striscione che non doveva essere appeso - ha commentato Fantinati - Quanto successo ha dell’incredibile poiché è risaputo che l’accesso all'area del Castello è vietata perché considerata troppo delicata e sensibile. A chi hanno chiesto i leghisti il permesso per tirare le corde e fissare allo storico muro romano lo striscione di benvenuto a Salvini? Considerando il fatto che per issarlo, sicuramente avranno forzato un recinto, scalato le mura rischiando di rovinare il restauro appena concluso. Possibile che l’assessore comunale, Enrico Corsi, debba sulla sua pagina Facebook, rallegrarsi dell’arrivo di Salvini, postando la foto di tale scempio invece di dare il buon esempio ai propri concittadini rispettando per primo le regole? I veronesi a tutte queste domande meritano risposte immediate".

Proprio l'assessore comunale Enrico Corsi ha provato a rispondere sempre tramite Facebook, scrivendo in un commento che lo striscione non era fissato al muro ma sospeso con delle funi e che comunque per correttezza è stato tolto. Corsi si è poi difeso, ricordando i suoi sforzi quando era presidente della circoscrizione per trasformare l'area del castello in uno spazio culturale, oltre alla sua spinta per ottenere da Roma i soldi per il restauro.

A stretto giro ha replicato all'assessore Corsi, il Comitato Montorio chiedendo chi avesse dato l'autorizzazione. "E se per correttezza lo striscione è stato tolto - scrive il comitato - vuol dire che era scorretto appenderlo là".