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Politica Porto San Pancrazio / Via Porto San Michele

Porto, ex magazzini ferroviari. La questione arriva in Consiglio Comunale

Bertucco e Vallani, consiglieri del Pd, chiedono lumi sul futuro degli stabili per evitare di "ritrovarsi con l’ennesima area demolita ma ugualmente abbandonata perché priva di un progetto condiviso"

La questione del deposito ferroviario di Porto San Pancrazio arriverà domani all'attenzione del Consiglio con una domanda di attualità in cui si ribadisce la necessità di condividere la scelte urbanistiche e di fare chiarezza sulle reali intenzioni della proprietà.
Sul proprio sito internet, la nuova proprietà ripropone la vecchia progettualità con l’innesto di una quota assai significativa di residenziale pari a 54.500 metri quadri tra villini, condomini, social housing e un piccolo centro per i servizi e il commercio. Subito dopo il blitz delle forze dell'ordine, invece, un tecnico della stessa società aveva parlato di "villaggio sportivo"
Il punto è che la scheda norma approvata a suo tempo nell'ambito del Piano degli Interventi risulta essere decaduta da più di un anno (ottobre 2015), pertanto gli ex magazzini ferroviari sono ritornati alla destinazione urbanistica originaria ed una eventuale nuova progettualità richiederebbe una variante urbanistica e un confronto con le reali necessità del territorio. Se alla giunta quest’ultimo può sembrare un passaggio ridondante o inutile, ricordiamo che è l’unico modo per non ritrovarsi con l’ennesima area demolita ma ugualmente abbandonata perché priva di un progetto condiviso come già sono le ex Cartiere in Basso Acquar, l’ex area Albi in Borgo Venezia e il Tiberghien a San Michele.

Sono i consiglieri comunali del Partito Democratico Michele Bertucco e Stefano Vallani, ad affrontare il tema della riqualificazione dell'area, sgomberata solamente il 12 settembre dagli abusivi che l'avevano fatta diventare la loro dimora. In precedenza i due democratici avevano avanzato l'ipotesi di "avviare una fase di confronto con i quartieri interessati all’opera di riqualificazione per capire quali siano le funzioni urbanistiche necessari". 
La questione intanto verrà vagliata dal consiglio comunale, a cui spetterà il compito di trovare la soluzione migliore per la proprietà e i cittadini veronesi. 

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