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Salvi l'ex campo di concentramento di Montorio e la IV Torre Massimiliana

I due immobili sono stati tolti dalla lista dei beni demaniali da vendere all'asta. Ora il consigliere Bertucco si batte affinché diventino un patrimonio della città di Verona

La mobilitazione ha funzionato: la Quarta Torre Massimiliana sulle Torricelle e l'ex campo di concentramento di Montorio sono stati tolti dalla lista dei beni che l'Agenzia del Demanio intende vendere all'asta. Essendo immobili statali non utilizzati per finalità istituzionali, il Ministero dell'economia voleva alienarli per rimpinguare le sempre precarie casse pubbliche italiane. Ma l'attivazione di associazioni e politici a più livelli ha permesso che questi due beni presenti nel territorio comunale di Verona non venissero messi all'asta il prossimo 24 settembre.

Alla mobilitazione per scongiurare la vendita ha partecipato anche il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, il quale aveva depositato una mozione, lo scorso 30 luglio, con cui chiedeva all'amministrazione di acquisire la IV Torre Massimiliana. Mozione che appare ora più urgente, visto che l'Agenzia del Demanio ha ritirato la Quarta Torre dai beni alienabili. «Acquisirla sarebbe un passaggio fondamentale per completare il Parco delle Mura e dei Forti che da più di dieci anni attende l'approvazione da parte del consiglio comunale del Piano Ambientale e di Gestione», ha fatto sapere Bertucco.

Parallelamente è stata presentata anche dal consigliere comunale del Partito Democratico Stefano Vallani una mozione per fare in modo che l'ex campo di concentramento di Montorio diventi patrimonio della città di Verona. «Bisogno mettere all'ordine del giorno del consiglio comunale le due mozioni - ha concluso Bertucco - e restituire finalmente a Verona una parte importante della sua storia».

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