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Olimpiadi a Verona? Volano critiche all'idea della candidata Patrizia Bisinella

La candidata sindaco tosiana ha parlato di Verona 2028 o 2032. Polato: "Proposta grottesca". Valdegamberi: "Sarebbe più credibile se a candidarsi fosse l'intero Veneto"

Non ci sarà Roma 2024, ma perché non potrebbe esserci un Verona 2028 o un Verona 2032? A chiederselo è la candidata sindaco Patrizia Bisinella che ha inaspettatamente ha inserito la parola Olimpiadi all'interno della campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno. 

Una grande sfida legata al recupero dello scalo merci ferroviario di Porta Nuova, un'area di 500 mila metri quadrati che Patrizia Bisinella (e non solo) vorrebbe trasformare in un parco, il Central Park di Verona. "Puntiamo ad una Olimpiade smart, sostenibile, che metta in rete le strutture già esistenti a Verona con quelle fuori città e che abbia il suo fulcro proprio nell'area dello scalo - ha spiegato Bisinella - ll Comune ha già da tempo messo in atto le procedure volte a concordare con Ferrovie dello Stato la trasformazione di questa area ed il mio impegno concreto è quello di proseguire con celerità lungo questo percorso che ha già degli spunti importanti e reali di finanziamento. Quindi partendo dal parco programmato e dalla data in cui verrà liberata l'area, il 2024, vogliamo definire la realizzazione di impianti sportivi destinati ai veronesi, la creazione di una rete tra le città vicine e le strutture sportive o naturali di cui dispongono, per arrivare in un lasso di tempo celere ad un progetto definitivo e quindi alla candidatura ufficiale".

"A quanto pare, Patrizia Bisinella, si sta mettendo davvero d'impegno per completare l'opera dell'amministrazione Tosi: la cementificazione totale della città, una Verona asfissiata dal traffico per celebrarvi grandi eventi che, con tutta probabilità, non si terranno mai". Questo il commento di un altro candidato sindaco, Alessandro Gennari del M5S. "Altro che Olimpiadi: Verona deve puntare prima di tutto ad essere una città internazionale di cultura e turismo e deve lavorare sul suo potenziale inespresso, frustrato da dieci anni di mancata programmazione. Occorre privilegiare l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale, avendo sempre come obiettivo la qualità della vita. È triste l'annuncio di Patrizia Bisinella di un'area verde allo scalo merci limitata a 250 mila metri quadrati che vedrà forse anche delle infrastrutture sportive al suo interno. Ciò significa che la proposta di utilizzare l'intero parco, 500 mila metri quadrati, non viene considerata. Ancora una volta l'amministrazione uscente passa sopra alle richieste dei cittadini".

"Sarebbe meglio impegnarsi in qualcosa di più credibile - è stato il commento all'idea lanciata da Patrizia Bisinella di Daniele Polato, capolista di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco Federico Sboarina - È come se volessimo una tappa del gran premio o i mondiali di sci. Una proposta grottesca".

Non è candidato, ma sostiene anche lui Federico Sboarina, il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi che a Patrizia Bisinella ha risposto: "Fa sorridere tale uscita in quanto non supportata da nessuna istituzione, né ente preposto, quindi assolutamente velleitaria. Il progetto potrebbe risultare sicuramente più serio e credibile se a candidarsi ad ospitare eventi olimpionici fosse l'intero Veneto, proposta già lanciata lo scorso anno dal consigliere regionale Stefano Casali e sostenuta dal sottoscritto. Anch'io, come la Bisinella mi impegno a portare le Olimpiadi in terra veronese, ma a Badia Calavena, forse ci sarebbero maggiori possibilità".

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