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M5S rilancia sulla Trasparenza in Comune, partendo dai bandi pubblici

Gennari propone un organo esterno come nucleo di valutazione di Palazzo Barbieri: "Quanto all’Arsenale, chiederemo ai cittadini se pagare la penale o meno, dimostrando la mancanza di pubblica utilità del bando"

"Bandi pubblici per lavorare con il Comune e con le partecipate e la possibilità che sia il Tribunale a selezionare dagli albi professionali i collaboratori della pubblica amministrazione". È quanto annuncia Alessandro Gennari, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle in materia di trasparenza.

"Va rivisto - prosegue Gennari - anche il sistema di valutazione di Palazzo Barbieri. Il nucleo di valutazione composto esclusivamente da dipendenti del Comune deve essere sostituito da un organo indipendente esterno. Occorre più trasparenza, inoltre, sui grandi progetti. Abbiamo il triste esempio di due project financing, quello dell’ex Passalacqua e quello dell’Arsenale. I problemi che ne sono derivati potevano essere evitati se fosse stato applicato lo strumento del patto d’integrità proposto da Transparency Italia, peraltro a costo zero. Il nostro impegno sarà quello di farne ricorso sempre. Quanto all’Arsenale, chiederemo ai cittadini se pagare la penale o meno, dimostrando la mancanza di pubblica utilità del bando".

L’annuncio durante l'evento organizzato dal Movimento 5 Stelle di Verona domenica pomeriggio in Sala Lucchi, dal titolo "Legalità e trasparenza: da mani pulite ai giorni nostri", in cui si sono affrontati i temi della corruzione e del contrasto di attività illegali.

A tracciare un parallelismo tra il periodo di Mani Pulite e il presente è stato Gianni Barbacetto, giornalista del Fatto Quotidiano. "I protagonisti dell’epoca, che dichiaravano di rubare 'per il partito', cosa che ritengo ancora più grave - ha detto - si dichiarano scandalizzato rispetto alle ruberie attuali".

Giulia Sarti, deputata del Movimento 5 Stelle, ha ricostruito la vicenda dell’inchiesta Aemilia (che ha portato a decine di arresti all’inizio del 2015) e dei legami con Verona. "Sono stati accertati contatti tra imprenditori ed esponenti politici scaligeri con il clan dei Grande Aracri e degli Arena - ha raccontato - per cambiare questo sistema è necessario avere amministrazioni locali oneste".

I deputati veronesi Francesca Businarolo e Mattia Fantinati hanno parlato della situazione a livello locale. "I casi Giacino e Serit - ha detto Businarolo - dimostrano come occorra tenere gli occhi aperti anche qui: in questo senso può dare una mano il nostro progetto di legge, che vuole tutelare quanti segnalano illeciti nella pubblica amministrazione".

"La corruzione è un costo sociale - afferma Fantinati - oltre a inquinare l’economia danneggia la politica. E mancano punizioni adeguate. In carcere, secondo gli ultimi dati, ci sono appena 11 persone che scontano questa pena".

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